GINOSA- LATERZA – Un salto nel tempo, ieri sera con il Rotary club di Ginosa-Laterza. Grazie alla tecnologia e alla piattaforma Zoom, guidati dalla Lectio magistralis del professor Franco Lopane, già preside, giornalista il grande divulgatore culturale, ci si è immersi in quella civiltà di trapasso che fu l’eneolitico di Laterza, impiantata nei nostri territori dalle migrazioni successive e progressive di pastori nomadi provenienti dalla mitica Colchide e dalla penisola anatolica e balcanica. Qu arrivarono, ricercando minerali, che in effetti non trovarono nella qualità e quantità sperate, ma si insediarono per le specifiche caratteristiche del territorio, che con le grotte e gli ipogei si prestava naturalmente ad un facile uso abitativo.
Come ha puntualmente spiegato il professor Franco Lopane, Laterza diventò così il centro propulsore di un nuovo modo di fare comunità. I primi reperti furono portati alla luce dagli scavi effettuati a Laterza alla fine degli anni sessanta dall’equipe del professor Franco Biancofiore, che può essere a giusto titolo, il padre dell’eneolitico laertino. Da qui, dall’osmosi con le popolazioni autoctone, dalla necessità di approvvigionarsi di sale, che spinsero gli eneolitici sulle coste, fino a Ginosa, Castellaneta e Marina di Ginosa, che è nata la nostra comunità, arrampicata sulla murgia e adagiata nei canyon delle gravine. Pochi di noi lo sapevano. Da qui è nata la cultura del pane e latte della ceramica, come testimoniato anche dai moltissimi rinvenimenti funerari.
Come ha osservato il presidente del Rotary Club Ginosa Laterza, Francesco Giannico, ieri si è illuminato un mondo di arte, storia e religione da cui tutti proveniamo.
Gli interventi dei vari ospiti della serata, tra cui il presidente della Proloco di Laterza, Mario Toritto, hanno sottolineato come la riscoperta e il recupero di questo patrimonio, di concerto con le varie sovrintendenze e con le agenzie culturali, possa essere un forte volano di sviluppo turistico per tutta la zona occidentale del Tarantino.
Quando si fa storia, come è successo ieri sera con il Rotary, non si scandaglia solo il passato, ma si progetta il futuro.
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