«Questo non è un romanzo, è un manuale, uno di quelli che vorresti leggere quando la vita va un po’ a p… e non sai da dove iniziare per rimetterla in sesto. Non voglio dirti che, quando avrai finito questo libro, andrà tutto bene (ce lo hanno già detto in troppi nei mesi scorsi), perché nulla andrà bene se non decidiamo noi che così deve essere. Perciò, questo è più un: “Ricorda che dipende da te”.»
Questa è la sinossi, o forse anche l’incipit dell’ultima fatica di un ragazzo marinese, che si dibatte agilmente, tra saggistica e letteratura, scalando le classifiche di vendita dei libri italiani, con editori prestigiosi che vanno da Rizzoli a Sperling&Kupfer.
Per lui, come per tutti i Grandi scrittori, a discapito dei tantissimi scriventi, che si ammantano di parole vetuste e roboanti, nutrendo illusioni di vano talento, pur di vedere il loro nome su una copertina qualsiasi, di un piccolo editore di provincia, nel tentativo un po’ infantile di soddisfare un Ego frustrato, il nome non ha importanza. Lui lui non si nasconde, piuttosto si protegge, con uno pseudonimo che dice tutto ciò che è, divendo quasi un’istantanea, da cui si desume una specie di inconscio e subitaneo manifesto letterario:“Adessoscrivo” che non è certo frutto di una pulsione rap, o peggio dell’improvvisazione di un momento, quanto invece di un’accurata ricerca stilistica e metodologica.
I suoi titoli:”
” Dieci Magnitudo” (Rizzoli)
“Quello che so sulle donne” (Rizzoli)
Noi siamo Eclissi (Rizzoli), inseguono le ruvide dolcezze e le momentanee e fuggevoli certezze di una generazione nascosta, che noi adulti ci affanniamo inutilmente ad inseguire a catalogare, all’ombra dei nostri disseccati fallimenti, ma i giovani, i ragazzi come lui, con amori fragili costretti a diventare uomini e donne, magari senza il nostro aiuto di padri e madri distratti, coltivano grandi Sogni sul fondo di esistenze precarie; e trovano la disperata forza di andare avanti, nel banale quotidiano, che non è mai uguale e che forse può diventare eccezionale, in ultimo moto del cuore.
Questo ultimo libro è per sua stessa ammissione, diverso dagli altri: ” Manuale d’uso per una vita di merda” “, si discosta da tutta la produzione precedente. Eppure ne rappresenta quasi la sommatoria e la prova di maturità.
Vi è venuta la curiosità di conoscere chi li ha veramente scritti? Cominciate col leggere i suoi libri. Ne vale la pena. Se un incipit ti prende, leggerai il romanzo d’un fiato, fino all’ultima pagina.
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