I disabili sono tra i più penalizzati dalle emergenza sanitarie da covid-19 che diventa emergenza sociale, riceviamo e pubblichiamo Il grido d’allarme del presidente Anffas.
Gentilissimo presidente Emiliano
è doveroso dire chi sono e presentare la realtà Associativa con il relativo ruolo che
rivesto all’interno di Essa. Sono Angelo Riccardi, Presidente dell’Associazione Anffas Onlus Regionale Puglia e Basilicata, e gestisco dal 2 marzo 2015 la RSA
“Armonie Diverse” di Ginosa, struttura che accoglie 12 ragazzi con disabilità
intellettive. ANFFAS (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità
Intellettiva e/o Relazionale) è una associazione che promuove il benessere della
persona con disabilità e della sua famiglia attraverso l’offerta di servizi ed attività
organizzate. Persegue finalità di solidarietà sociale e tutela i diritti di persone
svantaggiate in situazioni di disabilità intellettiva e relazionale affinchè sia
garantito loro il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile
indipendente nel rispetto della propria dignità.
La nostra realtà Associativa, a livello Nazionale, e dal mese di settembre 2020 a
livello Regionale, abbraccia la delicatissima tematica dell’Inclusione Scolastica, Dlgs
13 Aprile 2017, n. 66, Art. 1. Non è un compito semplice raccontare cosa, oggi, è
l’inclusione scolastica, tenendo presente l’eterogeneità dei contesti educativi e
formativi sul territorio nazionale, ma soprattutto non rammentare la quantità di
variabili che vanno a condizionarne l’attuazione. Motivo per cui, l’inclusione,
rappresenta di per sé il centro dell’azione educativa e didattica dello
studente/studentessa con bisogni educativi speciali (BES) Il punto di forza di cui
sono portatori i nostri studenti comincia a costruirsi proprio nella scuola ma, tale
diritto, deve essere concretamente riconosciuto, curato e rafforzato. E l’Anffas
Onlus, si sente chiamata in causa e desidera lavorare attivamente per un futuro
dove ciascun alunno con disabilità deve poter accedere all’educazione ed
istruzione secondo i giusti e personalizzati supporti, sostegni e strategie che
pongano lo stesso in condizione di pari opportunità rispetto ai suoi compagni,
partendo dal suo protagonismo come Persona.
Con ordinanza n.56 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid – 19”
Lei ha disposto, con decorrenza da lunedì 22 febbraio e sino al 5 marzo 2021, che le attività
scolastiche siano svolte in modalità digitale integrata (DDI) riservando l’attività didattica in
presenza agli alunni con il 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe e che si realizzi
l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Ed è proprio qui,
Presidente, che voglio invitarLa a riflettere, perché lo sconforto ha preso il sopravvento. Lei ci
riporta indietro nel tempo, precisamente nel XX secolo, quando le classi differenziali erano delle
classi scolastiche destinate ad alunni disabili o affetti da disturbi dell’apprendimento o problemi di
socializzazione. Annulla con un colpo di spugna la scuola italiana. Un alunno che si imbatte già nel
cortile della scuola vuoto e privo di schiamazzi e sorrisi, e man mano verso aule sempre più vuote, è
di una tristezza assoluta. Provi ad immaginare questo “lugubre” scenario! Parliamo di inclusione,
non di esclusione!!!!
Nelle grandi prove della vita, e nell’esperienza all’interno dell’Associazione Anffas, ho imparato
quanto l’essere autorevole ti porta ad assumere delle responsabilità, anche sbagliando. E’ necessario
fondare i rapporti su regole chiare e condivise dal cittadino, dallo studente e far sì che il proprio
comportamento sia Esempio e Testimonianza, poiché fuori da questo schema i rapporti falliscono e
si genera l’insofferenza e la protesta, che sfiora il limite – purtroppo e spesso – della civiltà.
L’Anffas c’è e ci sarà sempre e comunque, a sostegno delle fasce più deboli, per dar voce a chi non
ha voce e a far sì che tutti – indistintamente – siano Protagonisti della loro Vita.
In considerazione di quanto detto, Le avanzo la proposta di prendere una decisione responsabile e,
allo stesso tempo coraggiosa, convinto più che mai nel ritenere la scuola quale luogo più sicuro,
ponendo fine alla “segregazione” (mi lasci passare il termine) dei ragazzi in casa. Se ci sono altri
spazi di socializzazione e aggregazione, come la strada, la piazza, i giardini, essi non rappresentano,
oggi e in questa triste epoca, un luogo sicuro.
A tal proposito, non dimentichiamoci il famoso insegnamento di Nelson Mandela: “L’istruzione e la
formazione sono le armi più potenti che si possano utilizzare per cambiare il mondo”.
AugurandoLe Buon Lavoro, La saluto cordialmente.
Ginosa, 23 febbraio 2021
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