Domani è domenica. La pandemia ci consiglia di non uscire, se possibile di evitare anche di andare a messa, tanto c’è la televisione, un’intervista la si può sempre fare via zoom, o via telefono, è enormemente più comodo.
Il virus ci sta lentamente privando della volontà di agire, di confrontarci con gli altri, di andare oltre e fuori da noi stessi, superando le nostre zone di comfort, che diventano di per sè, sempre più ristrette e asfittiche.
Siamo mollemente prigionieri di una bolla, che ci opprime, ma nello stesso tempo asseconda la nostra pigrizia mentale. Il covid ci sta portando a rattrappirci, almeno nei nostri paesini di provincia, non esistono quasi più librerie, romanzi e saggi, quando va bene si comprano su Amazon.
Anche la morte sta perdendo di pietà. Negli ospedali si muore da soli, magari avvolti in un sacco nero. Il covid ci ha rubato la voglia di merterci in gioco e in discussione, rischiamo di non essere più capaci di osare. Tanto che esco a fare? Dove devo andare? Muoviamoci! Non diamogliela vinta.
Domani è domenica. Cosa si può fare? Anche andare a comprare il giornale, o prendere un caffè, o andare a messa, con la prudenza della mascherina, ma senza il terrore del contagio, puó rappresentare un piccolo gesto rivoluzionario. Facciamolo.
Michele Pacciana
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