Un invito a non nascondersi, a gettare la maschera e ad affrontare il buio, che non è fuori ma è dentro di te, in una ruvida ballata in cui le parole si arrampicano dolci e irsute, su un’attenta e accurata ricerca musicale, con richiami anche troppo espliciti al patrimonio culturale che tutti ci portiamo inconsciamente dentro, da Pirandello ai Pink Floyd, dalla Maschera e il volto a The dark side of the moon, passando per ciò che siamo e per ciò che ogni giorno diventiamo.
“Le facce della Luna”, ultimo brano del giovane marinese Andrea Rubino che canta e compone da quando era poco più che un ragazzino, è sicuramente la sua prova di maturità artistica, in cui la sperimentazione non sfocia mai nello sperimentalismo, ma si muove sapientemente su ritmi rock, venati di rap e hip hop, che ricordano, in filigrana, le prime sonate del Fusion di Miles Davis e Sid, Barrett.
Ascoltate le facce della luna che vi interrogano e che forse ci passano accanto, guardate il video, ne vale la pena. (mip).
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