Call center. Usb: “Nuove aziende, vecchi problemi. Da Covisian e System House solo imposizioni e sacrifici per i lavoratori”
Covisian assorbe 200 lavoratori ex Teleperformance e in tre mesi di attività non fa altro che imporre sacrifici ai lavoratori. Per i primi due fa ricorso al Fis (Fondo di integrazione salariale) per tutti i dipendenti; segue una interruzione nei primi 20 giorni di settembre, in cui chiude temporaneamente la sede imponendo ai lavoratori di astenersi dalle attività (su cui pende denuncia all’ispettorato del lavoro di Taranto), induce gli stessi ad usufruire di istituti contrattuali non ancora maturati (ferie, rol), per poi chiedere altre 9 settimane di Fis. Con questo atteggiamento Covisian dimostra in maniera chiara di non avere alcun concreto piano di sviluppo per la sede tarantina.
System house impone una pesante riorganizzazione del lavoro rendendo difficoltosa la conciliazione tra lavoro e vita privata, senza confronto con le organizzazioni sindacali. Da qui una lunga mobilitazione, di fronte alla quale l’azienda continua a mostrare indifferenza, convocando invece i sindacati su tutt’altro tema (il controllo a distanza dell’attività lavorativa) per domani mercoledì 7 ottobre.
I lavoratori riuniti ieri in assemblea però dichiarano fermamente di rifiutare qualunque accordo se prima non vengono risolte le criticità rilevate dai dipendenti e manifestate attraverso la mobilitazione.
Questo il contenuto della conferenza stampa tenuta questa mattina da Usb Lavoro Privato presso la sede del sindacato in Corso Umberto a Taranto. Francesco Marchese Coordinamento provinciale Usb Taranto Giuseppe Maniglia Coordinatore TLC Usb Taranto
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