Consegnato e collaudato presso il nosocomio tarantino, il sistema robotico di nuova generazione da Vinci, ad oggi la più evoluta piattaforma per la chirurgia mininvasiva presente sul mercato. Il chirurgo gestisce l’intervento da una console, mentre le braccia robotiche operano con la massima precisione. Si possono eseguire, tra gli altri, interventi di chirurgia generale, urologia e ginecologia, chirurgia toracica e cardiochirurgia. Il costo dell’operazione, ovvero il robot più l’assistenza e il materiale di consumo per cinque anni, è di circa 9milioni di euro, stanziati grazie a un accordo tra Ministero della Salute e Regione Puglia.
Consegnato nei giorni scorsi all’ospedale SS. Annunziata di Taranto il sistema robotico da Vinci, ad oggi la più evoluta piattaforma per la chirurgia mininvasiva presente sul mercato. Il robot permette di superare le limitazioni della chirurgia tradizionale: grazie a una visione 3D ad alta definizione e un sistema intuitivo di gestione e controllo degli strumenti, il chirurgo opera seduto a una console e, attraverso un joystick, utilizza dei comandi manuali che azionano le braccia del robot che sono all’interno del campo operatorio. Questa tecnologia supera anche la laparoscopia: grazie a delle piccole porte di accesso, gli strumenti miniaturizzati posti alle estremità delle braccia robotiche replicano esattamente i movimenti delle dita della mano del chirurgo eseguendo procedure complesse con maggiore accuratezza. Il chirurgo è seduto alla console e vede così ridotto il proprio stress muscolare, mentre il sistema robotico effettua i movimenti che gli vengono indicati e automaticamente oltre un milione di controlli di sicurezza al secondo, per la massima sicurezza e affidabilità per il paziente. Un complesso sistema di feedback audio e video permette al personale della sala operatoria di ricevere aggiornamenti sullo stato del sistema e sullo stato di salute del paziente. Un ampio schermo touchscreen con la possibilità di tracciare disegni a mano libera sulla proiezione del campo operatorio agevola la comunicazione all’interno dell’equipe.
Il sistema da Vinci Xi IS4000 è progettato per eseguire interventi chirurgici di chirurgia generale e toracica, urologia e ginecologia, cardiochirurgia e chirurgia della mammella, otorinolaringoiatria con numerosi vantaggi clinici: a una minore perdita di sangue durante l’intervento e, quindi, una riduzione del ricorso a trasfusioni si affianca una più breve degenza ospedaliera e una ripresa più rapida nel post operatorio; la miniaturizzazione e la perfetta stabilità della mano robotica permettono anche una maggiore efficacia negli interventi e una maggiore conservazione dei tessuti sani e delle funzionalità degli organi.
“È con grande orgoglio che oggi possiamo presentare l’arrivo del robot da Vinci – ha affermato il direttore generale della ASL Taranto, Gregorio Colacicco nel corso di un incontro con giornalisti e direttori di struttura – Si tratta di un arricchimento per l’intera ASL e per tutto il territorio. Il nostro obiettivo è quello di ridurre la mobilità passiva, ovvero il disagio per i pazienti di doversi spostare per ricevere le cure migliori, rispondendo a un’esigenza del territorio.”
Il sistema DaVinci è costituito da tre componenti: la console chirurgica, che è il centro di controllo tramite la quale il chirurgo controlla tutti gli strumenti grazie a manipolatori e pedali, il carrello paziente, ovvero il componente operativo del sistema, cioè le quattro braccia mobili e interscambiabili dedicate al supporto degli strumenti da 5 mm a un massimo di 8 mm e dell’endoscopio e il carrello visione, il cuore del sistema, che contiene l’unità centrale di elaborazione dell’immagine e il monitor touchscreen.
Sviluppato sul concetto della “Immersive Intuitive Interface”, è l’unico sistema robotico che traduce i movimenti del chirurgo in modo intuitivo, consentendo un controllo completo della fibra ottica e dello strumentario, evitando i complessi movimenti laparoscopici, e permette una reale visione tridimensionale del campo operatorio. Il chirurgo è letteralmente “immerso”, senza ausilio di occhiali o altre apparecchiature, così da valutare al meglio i piani di dissezione anatomici e “vivere” l’intervento chirurgico quasi dall’interno del corpo del paziente.
Ma il robot non si sostituisce al chirurgo, ma solo alle sue mani, aumentando la sicurezza e l’efficacia soprattutto in operazioni particolarmente complesse, che richiedono maggiore attenzione, o laddove c’è difficoltà a operare con la laparoscopia. Numerosi i testi in letteratura che dimostrano la grande efficacia di questo strumento: dal 1998, anno in cui operò il primo robot, sono stati eseguiti oltre 10milioni di interventi in tutto il mondo. Presenti anche i direttori delle strutture che utilizzeranno questa strumentazione: per il Ss. Annunziata, Mauro Taurchini di Chirurgia toracica, Francesco Saverio Grossi di Urologia, Emilio Stola di Ostetricia e Ginecologia, Maurizio Cervellera di Chirurgia generale e Fabio Carlucci di Otorinolaringoiatria, per Martina Franca Raffaele Tinelli di Ginecologia e Ostetricia.
I chirurghi all’unanimità hanno sottolineato le grandi potenzialità del robot appena acquisito, descrivendo come diverse problematiche mediche possono trovare una risposta migliore grazie a esso e come si migliori anche il lavoro degli stessi chirurghi. La scelta di Asl Taranto è ricaduta su questo tipo di robot perché si caratterizza per una grande versatilità: è l’unico che consente, con semplici e rapidi adattamenti, di essere utilizzato dalle diverse discipline.
In dotazione a Taranto due console chirurgiche, in modo da poter permettere al personale più esperto di operare mentre vengono formati gli altri colleghi e gli studenti di Medicina. La curva di apprendimento è molto rapida e l’obiettivo è quello di una messa in opera a pieno regime del robot nel più breve tempo possibile. Un ruolo importante avrà la formazione dei medici che potranno operare utilizzando questa preziosa strumentazione. I primi interventi sono già pianificati nelle prossime settimane e sarà la chirurgia toracica ad operare per prima. A partire poi da settembre, anche le altre strutture opereranno col robot.
Il robot da Vinci è stato acquisito da Asl Taranto nell’ambito del finanziamento di 70milioni previsti dal decreto Mezzogiorno del dicembre 2016. Il costo dell’apparecchiatura è di 9milioni di euro e include, non solo il robot, ma anche l’assistenza tecnica full-risk e i materiali di consumo per i prossimi 5 anni.
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