“Il mese di agosto volge al termine; l’estate è finita e si riprende il lavoro a pieno ritmo, per i medici, con i soliti problemi. Nonostante l’allarme sulle condizioni emergenziali della sanità nulla è cambiato” così una nota dell’intersindacale dei Medici della Puglia Ugs Medici – Cgil Fp Medici – Smi -SIMeT – Snami che rendono pubblica una lettera inviata a Emiliano e a Palese. In un passaggio viene citato espressamente il ‘caso Taranto’ dove sarebbero in servizio “medici sottopagati perché il compenso previsto viene introitato per la gran parte dalle agenzie di lavoro”.
“Si riparte, per quanto riguarda le questioni della categoria medica, dalla necessità di trovare soluzioni per la carenza dei medici, dal disagio dei colleghi del Pronto Soccorso, accentuato dalle continue notizie di aggressioni agli operatori della sanità” si legge nella nota intersindacale. “Per i medici del Dipartimento Emergenza-Urgenza non sono previste misure strutturali ma solo qualche pannicello caldo; per i medici di famiglia, invece, si continua da parte dell’Amministrazione, a perseguire logiche che mirano a fare cassa; per questo si chiedono soldi ai medici, per i pazienti deceduti e per i cittadini trasferiti. Come sempre i medici pagheranno mentre per chi non ha adempiuto al proprio lavoro di tenere in ordine le liste dei pazienti, fuori controllo da oltre un decennio, nessuna conseguenza. Per queste ingiuste richieste l’Intersindacale medici s’impegnerà per far valere il principio di chi sbaglia paga anche contro le resistenze dell’apparato burocratico-amministrativo”.
“C’è poi d’aggiungere che le Asl hanno intimato ai medici di famiglia di pagare il costo dei farmaci prescritti ai cittadini malati per una insana applicazione del controllo della spesa farmaceutica. Tutto questo crea la percezione che l’Amministrazione abbia molto a cuore solo una logica ragionieristica, senza badare alla soluzione dei problemi che in definitiva hanno ripercussione sul lavoro dei medici e sulla salute dei cittadini. Chiediamo di essere convocati rispetto alle novità del Pnrr come le Case della Comunità che presentano criticità, sia nel merito che sul piano organizzativo-amministrativo, tali da rappresentare una soluzione peggiore dell’attuale organizzazione della medicina territoriale”. “Siamo molto preoccupati perché è forte la percezione del disinteresse rispetto alla sanità da parte di tutte le forze politiche che non spendono una parola sulla sanità nonostante la campagna elettorale. Ci chiediamo se credono ancora in una sanità pubblica equa solidale oppure se perseguono la strada della privatizzazione come tutto sembra far credere. Davvero si è convinti che la soluzione sia che i cittadini, quando si ammalano, devono pagarsi le cure?”. “Su questi temi dobbiamo anche evidenziare l’assenza del Presidente Fnomceo che pure rappresenta l’intera categoria dei medici a fronte di gravi questioni che investono la categoria medica.
A partire dal fatto che non si applicano i contratti, che agli operatori si offrono soluzioni a tempo determinato o a contratto; addirittura, si ricorre a soluzioni fantasiose e demagogiche, come succede in Calabria, con l’assunzione di medici cubani, ma anche in Puglia a Taranto con medici sottopagati perché il compenso previsto viene introitato per la gran parte dalle agenzie di lavoro. Bene la disponibilità dell’Assessore Regionale ad incontrarci, ci spettiamo un confronto sindacale per risolvere in maniera strutturale la questione della carenza dei medici ospedalieri e del territorio. Risulta del tutto evidente l’inadeguata preparazione, sui temi della salute, da parte di un management improvvisato. Non c’è più tempo: chiediamo risposte subito per non ritrovarci, a breve, a constatare lo sfascio della sanità”.
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