Nell’ottica di una campagna di prevenzione contro la pandemia di Covid-19 e quale testimonianza concreta di cittadinanza attiva, connaturale alla mission associativa, le Acli provinciali hanno donato 125 depuratori d’aria di ultima generazione a cinque scuole della provincia jonica.
Lo ha reso noto il presidente, avv. Giuseppe Mastrocinque, il quale ha specificato che per l’acquisto dei macchinari (ciascuno dal costo di 400 euro) è stato utilizzato interamente il gettito del cinque per mille, per complessive 50mila euro. Beneficeranno della donazione l’istituto comprensivo “Bonsegna Toniolo” di Sava, il circolo didattico “Pasquale Mancini” di Crispiano e gli istituti comprensivi “Guglielmo Marconi”, “Amedeo d’Aosta” e “Giovanni XXIII” di Martina Franca.
“Per la scelta – spiega l’avv. Mastrocinque – ci si è basati sul criterio dei comuni con maggior numero di iscritti alle Acli e, soprattutto, sulla volontà dei dirigenti scolastici di dotare con i macchinari tutte le aule del proprio istituto, per il quale scopo abbiamo dato la disponibilità di questo nostro concreto contributo. Solo queste cinque scuole, perciò, hanno corrisposto a quest’ultimo requisito”.
Rilevando il fatto che, pur con la disponibilità dei fondi del covid, non sia stata prevista nelle scuole l’installazione di impianti di ventilazione meccanica controllata, fortemente raccomandati dall’Oms per assicurare un continuo ricambio e sanificazione dell’aria, il presidente provinciale delle Acli lamenta anche che i fondi stanziati per l’emergenza epidemica sono stati distribuiti alle scuole senza indirizzi specifici, rimettendo le scelte sulle misure da adottare ai dirigenti scolastici con l’alibi dell’autonomia scolastica. “Il risultato – evidenzia – è che, spesso, quei fondi vengono accantonati o utilizzati in modo disomogeneo ed inefficace, unendo, così, al danno della carenza di sicurezza per i bambini, la beffa dello spreco di risorse pubbliche”.
L’avv. Giuseppe Mastrocinque aggiunge che in tal modo si è voluto dare risalto ai diritti dei bambini, veri eroi silenziosi e dimenticati di questa emergenza sanitaria, vittime di un virus che ha tolto loro sogni ed abbracci nonché di scelte politiche che hanno negato il loro diritto ad una scuola ragionevolmente sicura.
Le Acli provinciali non sono nuove a queste iniziative per la tutela della salute pubblica, come la donazione e l’installazione di defibrillatori nelle piazze di tutti i Comuni del territorio jonico, nell’ambito del progetto ‘Ribatti’, anche questo con i fondi del cinque per mille, assicurando la manutenzione annuale per un efficace funzionamento Inoltre, sempre in tema di prevenzione, si sono svolti corsi di formazione, riconosciuti dalla Asl, per l’apprendimento di tecniche di rianimazione cardiopolmonare, anche l’uso del defibrillatore e dimostrazioni pratiche.
“Con la loro capillare presenza in quasi tutti i centri della provincia, le Acli – conclude il presidente – ancora una volta hanno assolto al ruolo di sentinelle dei bisogni dei più deboli, reinvestendo in utilità sociale i fondi del 5 per mille, espressione della fiducia della comunità nell’associazione. E’, questo, il valore aggiunto dei servizi di Caf, Patronato ed assistenza agricola, erogati nei nostri circoli”.
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