Gravissimo per il Governo arrivare agli sgoccioli senza ancora nulla di nuovo, con una pesantissima crisi di liquidità ed il rischio di uno tzunami nell’appalto. Dal 31 luglio sono decine i lavoratori dell’appalto che non hanno avuto il rinnovo del loro contratto per la riduzione dell’attività. Avvertiamo infatti molto vicino il pericolo di disordini sociali che si è concretizzato nell’estate 2012. Siamo in attesa di conoscere domani il DL Aiuti bis, anche per comprendere i dettagli di questo versamento, vista la comunicazione a dir poco essenziale fatta, in sede di incontro ministeriale, dal ministro Giorgetti.
Tutto questo probabilmente con la peggiore gestione delle fabbriche dell’ultimo decennio. Se dovessimo riportare su un grafico la situazione dal luglio 2012 ad oggi, ci accorgeremmo che questo è il momento in cui alla produzione più bassa corrisponde il numero maggiore di cassintegrati. E proprio sul costante ricorso agli ammortizzatori sociali, nonostante l’ad Morselli dica che tutto va bene, ricordiamo che sono in corso indagini della Procura sull’utilizzo spropositato e distorto della cassa integrazione, che viene addirittura usata come strumento punitivo nei confronti dei lavoratori.
Dal tavolo romano quindi nessuna risposta sui vari temi: nulla sui cassintegrati ex Ilva in Amministrazione Straordinaria, come non è stata detta una parola per i lavoratori diretti e per quelli dell’appalto, e ancora per l’applicazione dell’accordo di programma a Genova, sottoscritto ormai da diversi anni.
Ci riserviamo di esprimere un commento più compiuto e circostanziato, dopo aver letto la norma prevista all’interno del Dl Aiuti bis.
Franco Rizzo coordinamento nazionale Usb Acciaierie d’Italia
PIÙ COMMENTATI