L’esponenziale crescita dei costi si sta abbattendo, come uno tsunami, sull’agricoltura. Sono almeno tre gli effetti eclatanti denunciati dalla CIA Puglia: i mezzi sono fermi da giorni, i terreni quindi incolti e si sta eseguendo una dieta ferrea per gli allevamenti.
L’esponenziale crescita dei costi che sta coinvolgendo anche il mondo agricolo pugliese, sta imponendo alle aziende uno stop alle coltivazioni e a ridurre anche l’alimentazione agli animali. È quanto denuncia CIA agricoltori italiani della Puglia: «rischiamo il collasso».
Non si può seminare perché i concimi hanno avuto un rincaro insostenibile. Alcune coltivazioni vengono utilizzate anche per l’alimentazione degli allevamenti: a causa dei rincari, ai bovini adesso si da da mangiare solo una volta al giorno. Il prezzo del mangime è aumentato a dismisura. Tutto nell’azienda agricola viene centellinato e i mezzi vengono per lo più tenuti fermi.
La Cial Puglia lancia quindi un allarme legato ai problemi che stanno coinvolgendo il mondo agricolo che rischia il collasso, se non arriveranno risorse sufficienti per aiutare i lavoratori.
Problemi che si presentano in tutta la regione, affermano in una nota i rappresentanti dell’associazione di categoria.
Sul momento drammatico vissuto dagli allevamenti, CIA Agricoltori Italiani della Puglia si è già espressa in questi giorni e nelle scorse settimane. “La situazione, però, sta peggiorando di ora in ora”, fanno sapere gli associati CIA Agricoltori di tutte le aree della Puglia.
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