“Siccità e episodi meteo estremi incidono negativamente sulla disponibilità di olio d’oliva, nei prossimi mesi rischiamo di non avere disponibilità per rifornire il mercato italiano e internazionale. L’ultima campagna olearia ha registrato per l’Italia un segno negativo sulla produzione e ha generato l’impennata verso l’alto dei costi delle materie prime dai rincari energetici ai concimi fino al vetro e al confezionamento. Il quadro, in base alle prossime previsioni, è destinato a peggiorare. E’ importante intervenire immediatamente per sostenere le imprese del settore che conta oltre 640 mila aziende, con un patrimonio di 160 milioni di piante, esteso su un milione di ettari e dispone del maggior numero di olii extravergine a denominazione protetta in Europa (42 DOP e 6 IGP). In Puglia, che rappresenta il 50% della produzione nazionale, si è registrato un calo produttivo. Qui, oltre ai fenomeni meteo estremi, si è aggiunto il flagello della Xylella che in dieci anni ha bruciato 22 milioni di piante su un’area di 750mila ettari e, purtroppo, a tre anni dalla pubblicazione del Piano straordinario per l’olivicoltura in Puglia, non si sono registrati progressi né sul contrasto né sugli indennizzi, i quali avrebbero consentito di ricominciare a produrre”. Così il deputato di Forza Italia, Vito De Palma, sulla situazione della produzione olearia durante l’interrogazione presentata insieme ai colleghi Gatta, Caroppo, D’Attis, al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sui provvedimenti urgenti da adottare per affrontare la crisi del settore. “Sono soddisfatto della risposta puntuale del ministro che ha annunciato strumenti d’intervento a sostegno del comparto per risolvere i problemi. Rimango però preoccupato, cosi come il ministro Lollobrigida, per il disinteresse della Regione Puglia che, nonostante l’ingente trasferimento di risorse, non ha ritenuto di aggiornare il dicastero sull’uso di queste risorse importanti per la ripresa di un comparto strategico dell’agricoltura regionale”.
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