Politica d’altri tempi, con un Amarcord in agrodolce, ieri sera al teatro Alcanices di Ginosa, dove è stato presentato l’ultimo libro dell’onorevole Carmelo Patarino. Un viaggio autobiografico nella memoria individuale, civile e collettiva di una comunità e di un territorio, in cui la storia di ognuno si innesta e si riconosce nel percorso di tutti.
Già dal titolo: “Fatti veri mai successi, ma realmente accaduti” si intuisce un percorso a ritroso, giocato tra memoria e rimembranza, realtà e sogno, dall’infanzia nei vicoli di Castellaneta, all’impegno nella scuola, alla ribalta nella politica nazionale, in quella Destra, che da sempre rimarcava un’identità e una cultura altra, di cui adesso Carmelo Patarino, più volte parlamentare, ridisegna e rivendica, pur nei mutamenti storici, una intrinseca continuità che si innesta sulla tradizione di Giorgio Almirante, fino ad arrivare all’attuale governo in carica.
L’autore, incalzato dalle domande di Stefano Giove, direttore del quindicinale “La Goccia“, che per i suoi trascorsi di militanza politica a sinistra e il suo attuale impegno di giornalista e di animatore culturale, non può essere di certo accusato di partigianeria, ha tratteggiato eventi e personaggi scolpiti a rilievo, da Bettino Craxi a Nilde Iotti, da Pino Rauti a Michelini e la svolta di Fiuggi Gianfranco Fini, arrivando allo scioglimento di Alleanza Nazionale, senza dimenticare l’amicizia personale con Pinuccio Tatarella, il ministro dell’Armonia, grande tessitore di un riscatto possibile del Sud e della Destra.
Il filo dei ricordi, non senza emozione, è affidato anche ai suoi studenti, tra i quali Giovanni Ranaldo e Elena Spirito Perrone.
Pietro Lospinuso e Annamaria Caggiano, anche in rappresentanza del direttivo di Fratelli d’Italia di Ginosa, riportano l’asse sulla prospettiva politica dell’oggi, che si riflette anche nelle domande e nelle riflessioni di un pubblico attento e partecipe.
A Ginosa si discute di politica. La destra di governo si ritrova e si riconnette con il suo popolo. E lo fa con un testimone d’eccezione.
Michele Pacciano
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