In Arcelor Mittal è previsto ingresso da subito dello Stato attraverso Invitalia ed è previsto un finale assetto azionario in cui la presenza della parte pubblica sarà ancora più rilevante rispetto all’inizio. È emerso nella call conference su ArcelorMittal in corso tra i ministri Patuanelli, Gualtieri e Catalfo, i segretari generali dei sindacati metalmeccanici, i commissari straordinari di Ilva in as e l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri. Rilevato come sia indispensabile a questo punto avviare un confronto con i sindacati. (AGI)
Arcuri, prevista risalita produzione”. Si prevede la progressiva salita degli impianti produttivi fino alla soglia delle 8 milioni di tonnellate annue e quindi impiego della totalità della forza lavoro. Attualmente l’azienda produce tra 3 e 4 milioni di tonnellate l’anno”. Lo ha detto su ArcelorMittal l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, parlando nella call conference tra sindacati e Governo. Lo si apprende da fonti sindacali. Arcuri ha poi fornito delle informazioni generali, dichiarando che il piano il quinquennale elaborato a marzo, verrebbe attuato nella sua sostanziale totalità, le modifiche sarebbero non rilevanti. Punti salienti, progressiva decarbonizzazione, forte investimento nella implementazione della struttura degli impianti, investimento importante per realizzare questa progressiva lenta ma inesorabile trasformazione green. Questo, ha spiegato Arcuri, provocherà una serie di innovazioni positive sul piano ambientale, qualità dell’offerta e capacità competitiva su mercato più ampio. (AGI)