Da mesi non se ne sa più nulla. I talebani giurano che sia caduto. Sicuramente il Pansear è ridotto alla fame, senza luce né acqua potabile, ma da fonti tagike, vicine al comandante Massud, si apprende che sarebbero ancora attivi forti focolai di resistenza. Ogni guerra ha le sue vittime sacrificali. La regione del Panshir e i tagiki, che pure furono decisivi nella lotta contro i sovietici, lo sono per l’Afghanistan riconquistato dagli studenti caranici. Probabilmente cadranno in anonimi e fosse comuni come i curdi, sulla via dell’oppio.
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