Il bilancio 2020 delle attività di prevenzione e contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari, condotte dai Reparti Forestali dell’Arma dei Carabinieri in Puglia, segna un crescente aumento dei controlli eseguiti per contenere le aggressioni antropiche alle risorse naturali, alla biodiversità, al paesaggio e al patrimonio forestale.
Tra i principali fattori di rischio per la situazione regionale, oltre ai temibili effetti dei cambiamenti climatici, dovuti in gran parte alle alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali, nonché alla piaga degli incendi boschivi con l’aggravamento del dissesto idrogeologico, si registrano ancora significativi abbandoni incontrollati e fenomeni di combustione di rifiuti, nonché illecite forme di smaltimento degli stessi che risultano essere tra gli elementi di più forte perturbazione per l’ambiente, per l’inquinamento del suolo, dei corsi d’acqua e, quindi dei mari con preoccupante conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini.
Il “Rapporto dell’Attività Operativa” per l’anno 2020 segna, dunque, rispetto al 2019, un +4,83% per numero di controlli eseguiti, pari a 80.446. Più nello specifico, 24.415 sono state le persone fisiche controllate con un più 32,60%, 9144 i veicoli, pari ad un + 57,82% rispetto alla precedete annualità.
All’incremento dell’attività preventiva è corrisposta una seppur lieve contrazione, rispetto al 2019, del numero di reati accertati, pari a 1.626 (-1,99%), delle persone denunciate, pari a n. 921 (-4,86%) e dei i sequestri penali eseguiti, pari a 381 (-6,62%).
Segno più, invece, per il numero degli illeciti amministrativi accertati, con un balzo del 23,75%,rispetto all’anno 2019, e conseguente aumento del 25,71% delle sanzioni irrogate, il cui ammontare complessivo è stato pari a 2.975.629,62 euro per un totale di 3.429 illeciti accertati.
Da registrare anche il significativo e contingente impegno profuso dai Carabinieri Forestali attivati per vigilare sull’osservanza delle norme anti COVID–19, adottate dal Governo per fronteggiare il fenomeno epidemiologico in corso: tale azione di controllo si è tradotta in 3.794 controlli, 40 persone denunciate, 474 sanzioni amministrative elevate, per un totale di circa 214.284 euro.
Una particolare menzione merita il Servizio di Prevenzione e di Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province della regione, dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali, nell’arco dell’intero anno, con un impegno complessivo di n. 3.591 pattuglie operanti, pronte a rispondere alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti, per ogni genere di aggressione al territorio e alle risorse naturali, forestali e agro alimentari.
L’analisi dei dati che precedono, riferita ai principali Settori di intervento, indica una significativa preponderanza dei controlli riguardanti la Tutela del territorio, pari al 43,10% del totale complessivo di quelli svolti, nell’ambito del quale i Carabinieri Forestali hanno eseguito 34.673 controlli, tesi ad accertare principalmente le violazioni alla normativa edilizio-paesaggistica ed all’assetto idrogeologico del suolo, registrando un decremento rispetto al 2019 sia dei reati perseguiti, n.271 (- 8,14%), che delle sanzioni amministrative inflitte, n. 363 (-17,63%), per un totale di 217.384 euro.
Anche se porta il segno meno in termini di reati perseguiti (436, -2,02%) e sanzioni amministrative inflitte (468, -16,87%, per un totale di 633.415,18 euro, -20,81%), continuano a preoccupare i fenomeni di abbandono e combustione rifiuti, e delle discariche abusive, di particolare perturbazione per l’ambiente e per la salute dei cittadini, nonostante l’intensa attività posta in essere dai Reparti dell’Arma Forestale, impegnati anche nella repressione dei traffici illeciti organizzati.
Al pari, particolarmente attenzionati sono stati i vari fenomeni di Inquinamento ambientale, quali potenziali cause di gravi danni alle matrici ambientali e di squilibri per l’ecosistema. L’attività in vaglio si è tradotta in complessivi 455 controlli eseguiti, +28,90% rispetto al 2019,una marcata contrazione dei reati, n.21 (-32,26%), ed una lieve riduzione degli illeciti amministrativi, n.29 (-3,33%) per un importo contestato di 39.234,23 euro (-32,07%).
Proseguendo, il controllo per la tutela delle Aree Protette rappresenta un servizio ed un impegno tradizionale sempre indispensabile che i Carabinieri Forestali assolvono, anche ai fini della salvaguardia e conservazione della biodiversità animale e vegetale nei Parchi Nazionali, nelle Riserve dello Stato e nei territori protetti regionali,nonché nei siti della Rete Natura 2000 che, nel loro complesso rappresentano il più ampio sistema integrato di protezione e conservazione delle risorse naturali. In tale ambito i Reparti territoriali e le strutture specializzate dei Carabinieri Forestali hanno garantito 5.728 controlli (+12,42%, rispetto al 2019), perseguiti 11 reati (- 42,11%) e accertate 94 violazioni amministrative (+22,08).
Segno più anche per il numero dei controlli eseguiti per la Tutela della Fauna, curata dai Carabinieri Forestali, per prevenire e contrastare la pratica del bracconaggio nei confronti della fauna selvatica, nonché il traffico illecito delle specie minacciate di estinzione (normativa CITES), per il mantenimento di un elevato livello di diversità
biologica. In tale settore i Carabinieri Forestali hanno condotto 10.479 (+10,96) controlli, cui è corrisposta una flessione dei reati perseguiti, pari a 168 (-13,85%), con 92 persone denunciate (-22,03%) ed unarresto eseguito. In calo anche le sanzioni amministrative inflitte, pari a 215 (-41,89), per un importo complessivo pari a 193.126,97 euro.
Sempre alta resta l’attenzione operativa assicurata dai Carabinieri Forestali per la Tutela della Flora, condotta mediante il controllo degli ecosistemi forestali, al fine di prevenire e contrastare i fenomeni di illegalità che interessano le utilizzazioni boschive, i tagli abusivi, i furti di piante e le importazioni di legname extra UE di cui ai regolamenti comunitari EUTR. In particolare, sono stati eseguiti 9.764 controlli, +2,33% rispetto al 2019. I reati perseguiti sono stati 4, al pari del 2019, mentre si registra un’impennata delle violazioni amministrative accertate, ben 758 (+150,66%) per un importo notificato di circa 520.708 euro .
Connessa alla tutela della flora é l’azione di contrasto posta in essere dai Reparti dell’Arma Forestale alla Xylella fastidiosa ed agli Incendi boschivi.
Rispetto al 2019, è stata ulteriormente potenziata l’attività di controllo sulle pratiche agricole svolte all’interno delle aree delimitate ed in particolare nelle zone di contenimento e cuscinetto, così come definite dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, e sulla movimentazione delle piante specificate, verificando il rispetto delle disposizioni vigenti in materia per arginare l’aggressività del batterio Xylella fastidiosa. Questo il bilancio: 2.674 controlli effettuati nelle aree delimitate (contenimento, cuscinetto), dei quali 2.340 (88%) sono risultati conformi all’esecuzione delle misure fitosanitarie dettate dalla Regione Puglia, mentre per 334 (12%) è stato accertato la mancata applicazione delle misure obbligatorie; ulteriori 1.262 controlli sono stati svolti in aree extra buffer, dei quali 143 sono risultati non conformi (11%). Riguardo alla movimentazione dei vegetali, prodotti vegetali ed altri materiali specificati, trasportati lungo la rete stradale regionale, i militari hanno effettuato 2.091 controlli documentali, con soli 5 casi non conformi.
Riguardo agli Incendi Boschivi, i Reparti dei Carabinieri Forestali hanno assicurato un qualificato contributo nell’ambito del Programma Operativo di Azione per la Campagna AIB 2020, predisposto dalla Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia, anche attraverso l’analisi del fenomeno che ha consentito di evidenziare gli ambiti temporali e territoriali delle aree maggiormente a rischio di incendi che, in relazione al favorevole andamento climatico della stagione estiva, ha consentito, tuttavia, di arginare le preoccupanti aggressioni poste in essere per mano dell’uomo, al patrimonio forestale. Questo il bilancio 2020: 791 interventi su segnalazioni di incendi, dei quali solo 395 sono risultati essere incendi boschivi (+11%, rispetto al 2019); 3.592 ettari (+5,12%) di superficie bruciata, di cui 1.473 (+82% rispetto al 2019) di superficie boscata, con una superficie media percorsa per incendio di 9,09 ettari.
Tra le principali cause, quelle dolose sono risultate nel 51,64% dei casi, colpose nel 19,24% dei casi e dubbie nel 4,56% dei casi. I controlli in tale settore di intervento sono stati 2.643 controlli, con 627 (-7,39 %) illeciti amministrativi per un importo complessivo notificato di circa 503.000 euro, mentre 460 (+2,45 %) i reati perseguiti. All’attività di prevenzione e repressione del reato di incendio boschivo è seguita la perimetrazione della aree percorse dal fuoco, in modo da supportare i Comuni nell’aggiornamento del catasto incendi che rappresenta lo strumento di censimento delle superfici vincolate alle destinazioni d’uso originarie, antecenti all’incendio.
In ultimo, ma non di minor rilievo per l’interesse collettivo che riscuote, è il Settore di intervento della Sicurezza agroalimentare, tesa a verificare i processi di produzione e le possibili aggressioni alle risorse naturali e agroalimentari della nostra regione. L’azione in commento è stata finalizzata, in particolare, al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari protetti DOP e IGP, al controllo sulla tracciabilità e sull’etichettatura e tutela dei prodotti del Made in Italy, con un incremento registrato del 12,81% dei controlli eseguiti (1.259) rispetto al 2019, con una flessione dei reati, pari a 12 (-58,62%), mentre le sanzioni amministrative accertate sono state 97 (+2,11) per un importo contestato di 523.227,80 euro (+200,18%).
Bari, 10 marzo 2021
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