Si è svolta ieri a Taranto la cerimonia di accoglienza nella cattedrale di San Cataldo di mons. Ciro Miniero, nominato da Papa Francesco Vescovo coadiutore di Taranto in affiancamento a mons. Flippo Santoro, che ne aveva fatto richiesta per l’impegno derivante dal suo incarico di commissario speciale per i Memores Domini di Comunione e Liberazione. Miniero, già Vescovo di Vallo della Lucania, era stato presentato ai tarantini nel corso dei lavori dell’assemblea diocesana svoltasi 25 novembre nella Concattedrale Gran Madre di Dio. Oggi la cerimonia di accoglienza alla presenza delle autorità cittadine. Dopo una sosta nel Cappellone di San Cataldo per la venerazione delle reliquie del Patrono, la santa messa solenne concelebrata da mons. Miniero, dall’arcivescovo Filippo Santoro, da alcuni vescovi pugliesi, dal Capitolo Metropolitano e dai sacerdoti della diocesi.
Durante la cerimonia è stata data lettura della bolla di nomina stilata dal Santo Padre. «Abiteremo insieme – ha detto l’arcivescovo Santoro nell’omelia – a Taranto vecchia, un’isola che custodisce il dna di tutta la Città ed è un concentrato di storia e di contraddizioni che siamo chiamati a benedire. In questi undici anni abbiamo lavorato per ridare voce ai pochi abitanti dell’Isola perché fossero ascoltati nelle loro fragilità unite ai problemi dell’illegalità e del degrado. Alle spalle della nostra abitazione ho voluto fortemente al termine del Giubileo della Misericordia, il Centro di Accoglienza notturno san Cataldo Vescovo, con il coinvolgimento di tutta la diocesi». Di Taranto vecchia, ha concluso mons. Santoro, «ti conquisteranno i nostri bambini, la spontaneità di queste famiglie, la loro semplicità e la loro genuinità e la grandiosità del patrimonio di arte e di storia».
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