Ottobre sembra lontano. Le elezioni non appaiono tra le priorità della gente, troppo impegnata a dibattersi tra pandemia e crisi economica.
Eppure l’autunno decreterà anche chi sarà destinato a governare Ginosa per i prossimi cinque anni. Ancora molta confusione sotto il cielo, mentre i partiti raccolgono le macerie e cercano di riguadagnare terreno.
L’unica certezza appare come i 5 stelle punteranno ad una riconferma di Vito Parisi, preparandosi ad una battaglia solitaria, di tutti contro tutti, che tenti di catalizzare i risultati ottenuti in cinque anni di governo, invero molto poco percepiti dall’eventuale dall’eventuale platea di incerti elettori.
La situazione potrebbe cambiare in caso di ballottaggio. Per ora la candidatura di Parisi alla successione di se stesso, non è stata ancora di fatto ufficializzata, l’ultima parola, da un punto di vista formale, spetta al meetup di Ginosa e agli iscritti al movimento. Su quale piattaforma decideranno, rimane ancora un mistero, vista la recente rottura con Casaleggio Junior e con Russeau.
La sinistra, o quello che ne resta, dopo anni di divisioni, tenta faticosamente di ritrovare una unità difficile, che si scontra con veti incrociati e dissidi interni.
La sorpresa, non si sa con quanta forza e con quale influenza, potrebbe essere il movimento ‘”Con” Ginosa e Marina di Ginosa, che trova un riferimento nel consigliere Gianfranco Lopane, capogruppo in Regione della lista Emiliano, che però ora deve conquistare e dimostrare una propria identità ed incisività sul territorio.
È stato già concluso un accordo di massima con il PD, ma mentre proseguono le trattative, un’incognita sembra rappresentata dall’atteggiamento della lista Inglese. Per ora tutto si dibatte nelle segrete stanze, miseramente vuote, di quelle che una volta erano le segreterie di partito. Lo schieramento progressista non è nuovo ad accordi di riaggregazione, ma per riuscire realmente, avrebbero bisogno di una vera scossa e ventata di novità, che parta dai programmi e cambi anche le facce delle persone da proporre, fatta salva la comprovata esperienza ed affidabilità dei soggetti della prossima tornata elettorale. Una cosa appare chiara: se dovesse correre divisa e senza un candidato forte ed unico, la sinistra perderebbe le già residue possibilità di successo. Non basta la discesa in campo di un possibile Papa straniero, se non si risanano faide e vecchi rancori.
Ancora top secret e sottotraccia le prossime strategie del centrodestra, anche lì si auspicherebbe una vaga aspirazione all’unità, ma i contrasti interni non mancano e ci si deve confrontare con l’incognita Lega e Fratelli d’Italia, mentre si starebbe puntando ad una candidatura femminile. In ogni caso si gioca al buio e nessuno sembra avere una visione; forse è ancora presto per scoprire le carte.
A fare la differenza potrebbe essere anche il voto di Marina di Ginosa, in cui un qualche ruolo lo potrebbe anche giocare il movimento aggregatosi attorno alla richiesta di operatività per il Comitato di Frazione.
I marinesi si sentono abbandonati. Il non aver curato il potenziamento della polizia locale, fin quasi a lasciare completamente sguarnita di agenti, la Marina, il non aver previsto degli uffici ASL a Marina di Ginosa per le vaccinazioni, per quanto si comprendano i motivi di prevedere, per la mobilità del personale medico e sanitario, aggregazione più grandi, la mancanza del Comitato di frazione, nonostante i ripetuti annunci, la fase di stallo dei lavori di completamento della rete idrica e fognante, che si aspetta da 40 anni, alimenta nei cittadini i marinesi una una rabbia sorda e cupa, su cui soffia un forte spitito autonomista. Di queste ragioni, si dovrà pur tener conto.
Le elezioni sono state riinviate già una volta a causa del covid-19, ma la grande assente appare proprio la Politica. La gente mugugna e sta a guardare, disillusa e disincantata. Chi riuscirà a coinvolgerla?
PIÙ COMMENTATI