LATERZA – Nella giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra oggi 20 novembre 2020, abbiamo raccolto la testimonianza di Chiara, una ragazza, che ci ha aperto, con l’irruenza e la dolcezza della sua età, un mondo che noi adulti pretendiamo di capire, ma non riusciamo mai a comprendere fino in fondo.
Grazie Chiara
«Molte volte, da piccola, mi soffermavo a pensare a come sarebbe stato diventare grandi. Penso che diventare grandi significhi avere più responsabilità di se stessi, avere coraggio.
Oggi non mi ritengo grande, sono nella fase dell’adolescenza. Io ora mi trovo in un momento della mia vita molto particolare, è il momento in cui ti senti grande, il momento in cui la scuola è il tuo nemico, questo momento si chiama ADOLESCENZA. Essere adolescenti significa fare pazzie , fare follie, essere ventiquattro ore su ventiquattro contro i tuoi genitori. Essere adolescenti significa non studiare per poi prendere quattro . Io oggi ho 15 anni e alle volte mi sento diversa da tutto quello che è il mio mondo. L’adolescenza è un periodo d’incertezze. Con l’adolescenza bisogna superare delle prove, ad esempio assumersi impegni e responsabilità, accettare le paure, le debolezze, le delusioni e alla fine si diventa consapevoli di sè , capaci di amare, di realizzare i propri progetti e di dare un valore alla vita… alla vita di tutti noi».
Chiara Gallitelli
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