(Riceviamo e pubblichiamo)
“Una chiave, ecco cosa ci rimane dopo una dura giornata di lavoro, una semplice chiave. Smonti dal tuo turno, non vedi l’ora di arrivare a casa, chiudi il supermercato con i tuoi colleghi ed alzi lo sguardo. Il vuoto intorno a te! I tuoi colleghi chiedono: perché hai quella faccia, cosa sta accadendo? Sono le 21 di un “normale” mercoledì ti accorgi che ti manca l’auto, chiami tuo fratello, speri sia uno scherzo. Invece no! Ieri in quel di Laterza ci hanno rubato l’automobile. “Ci” perché quell’auto era di un UOMO che solo una settimana fa combatteva tra la vita e la morte, che da 8 anni combatte contro mali più grandi di noi, quell’auto serviva a quell’UOMO per potersi curare! Serviva ad un ragazzo per poter lavorare e portare il pane a casa! Ci avete tolto non solo l’auto ma una fonte di sopravvivenza. Nonostante tutto noi cercheremo di andare avanti e a voi auguriamo tutto il bene di questo mondo, perché il male non lo auguriamo a nessuno soprattutto quando lo combatti! La cosa assurda è averlo fatto sotto gli occhi di tutti, in una strada ad alto passaggio veicolare.”
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