Colpo di stato nella notte. Nell’ex Birmania i militari hanno preso il potere arrestando La presidente ha un sanski premio Nobel per la pace. La polizia sta accerchiando il Parlamento.
Il forum sociale mondiale si è concluso anche quest’anno si è ripromesso di affrontare i problemi più urgenti che affliggono il pianeta: la pandemia e il cambio climatico. Non è tanto l’etica ad essere alla base di questa iniziativa, piuttosto le ragioni principali per cui politici, grandi industriali, giornalisti e intellettuali mondiali si riuniscono a Davos sono principalmente economiche. Pandemia e cambio climatico non fanno bene al PIL, pare, e questo è un problema che va risolto.
In tutti questi anni però la quantità di tempo che hanno perso parlando senza agire per azzerare le emissioni di CO2 ha scandalizzato le nuove generazioni, che sono le vittime principali di questa inazione e avranno un futuro difficile. “Sono 3 decenni di bla bla bla” ha detto Greta Thunberg, intervenuta al Forum in rappresentanza dei giovani. “Siccome gli impegni per agire contro il cambio climatico sono solo su base volontaria, la scelta dovete farla voi – ha avvertito la leader del movimento Fridays for Future – non c’è più tempo da perdere”.
Il Foro Sociale Mondiale ad un bivio
Il ricco programma del Foro Sociale Mondiale (World Social Forum) ha visto svolgersi eventi online per tutta la settimana e si concluderà oggi. A dispetto delle previsioni negative, la partecipazione al Forum che riunisce la società civile mondiale da 20 anni per contrastare il Foro di Davos è stata numerosissima. Un segnale che fa sperare in una ripresa dalla crisi che questa iniziativa di rilevanza globale ha attraversato negli ultimi anni.
Roberto Savio è uno dei padri fondatori del Foro Sociale Mondiale e ne ha analizzato i limiti ma anche le potenzialità, proponendo soluzioni concrete per farlo ri-decollare.
Le scintille di Biden
Il neo presidente degli USA Joe Biden ha fatto scintille nei suoi primi 10 giorni di mandato, smantellando a picconate quanto disposto in precedenza da Trump, il cui impeachment però arranca a prendere il via per l’inaspettato mancato sostegno di alcuni senatori repubblicani.
Il ritorno alla “decenza”, come lo ritiene la maggior parte dei cittadini degli Stati Uniti, sembra essere partito col piè giusto e veloce. Rosarianna Romano ci racconta quanto ha già fatto Biden dal 20 dicembre ad oggi.
My body, my choice
E mentre negli USA il tempo viene spinto velocemente in avanti, in Polonia è entrata in vigore la legge che vieta la possibilità per le donne di interrompere la gravidanza in caso di malformazione del feto.
Centinaia di migliaia di persone si riversano da giorni nelle piazze e nelle strade polacche per protestare contro questa violazione dei diritti delle donne e questo ritorno al passato.
Memoria corta
Il tempo passa e la storia lascia dietro di sé reperti e rovine. Questa settimana si è celebrata la ricorrenza del Giorno della Memoria, il ricordo dell’Olocausto, di quanto in basso può arrivare l’umanità che però sembra non aver ancora imparato dai suoi sbagli.
Ricordare non deve servire a nascondere gli orrori di cui l’umanità è capace sotto la polvere del passato. Ricordare serve a non ripetere gli errori, che purtroppo sembrano difficili da estirpare. I campi di concentramento di oggi raccontati da Gianfranco Maselli.
anche quest’anno si è ripromesso di affrontare i problemi più urgenti che affliggono il pianeta: la pandemia e il cambio climatico. Non è tanto l’etica ad essere alla base di questa iniziativa, piuttosto le ragioni principali per cui politici, grandi industriali, giornalisti e intellettuali mondiali si riuniscono a Davos sono principalmente economiche. Pandemia e cambio climatico non fanno bene al PIL, pare, e questo è un problema che va risolto.
In tutti questi anni però la quantità di tempo che hanno perso parlando senza agire per azzerare le emissioni di CO2 ha scandalizzato le nuove generazioni, che sono le vittime principali di questa inazione e avranno un futuro difficile. “Sono 3 decenni di bla bla bla” ha detto Greta Thunberg, intervenuta al Forum in rappresentanza dei giovani. “Siccome gli impegni per agire contro il cambio climatico sono solo su base volontaria, la scelta dovete farla voi – ha avvertito la leader del movimento Fridays for Future – non c’è più tempo da perdere”.
Il Foro Sociale Mondiale ad un bivio
Il ricco programma del Foro Sociale Mondiale (World Social Forum) ha visto svolgersi eventi online per tutta la settimana e si concluderà oggi. A dispetto delle previsioni negative, la partecipazione al Forum che riunisce la società civile mondiale da 20 anni per contrastare il Foro di Davos è stata numerosissima. Un segnale che fa sperare in una ripresa dalla crisi che questa iniziativa di rilevanza globale ha attraversato negli ultimi anni.
Roberto Savio è uno dei padri fondatori del Foro Sociale Mondiale e ne ha analizzato i limiti ma anche le potenzialità, proponendo soluzioni concrete per farlo ri-decollare. 👇
Le scintille di Biden
Il neo presidente degli USA Joe Biden ha fatto scintille nei suoi primi 10 giorni di mandato, smantellando a picconate quanto disposto in precedenza da Trump, il cui impeachment però arranca a prendere il via per l’inaspettato mancato sostegno di alcuni senatori repubblicani.
Il ritorno alla “decenza”, come lo ritiene la maggior parte dei cittadini degli Stati Uniti, sembra essere partito col piè giusto e veloce. Rosarianna Romano ci racconta quanto ha già fatto Biden dal 20 dicembre ad oggi. 👇
My body, my choice
E mentre negli USA il tempo viene spinto velocemente in avanti, in Polonia è entrata in vigore la legge che vieta la possibilità per le donne di interrompere la gravidanza in caso di malformazione del feto.
Centinaia di migliaia di persone si riversano da giorni nelle piazze e nelle strade polacche per protestare contro questa violazione dei diritti delle donne e questo ritorno al passato.
Memoria corta
Il tempo passa e la storia lascia dietro di sé reperti e rovine. Questa settimana si è celebrata la ricorrenza del Giorno della Memoria, il ricordo dell’Olocausto, di quanto in basso può arrivare l’umanità che però sembra non aver ancora imparato dai suoi sbagli.
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