“L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia continua a gravare, in maniera sempre più importante sui Pubblici Esercizi che, nonostante le difficoltà ed i costi, si sono attrezzati per poter riaprire in sicurezza dopo lo stop forzato della scorsa primavera per il primo lockdown”. A parlare è la Presidente di Casa Impresa, Francesca Intermite, che richiama l’attenzione sulle serie difficoltà che interessano in questo particolare momento le attività legate alla ristorazione.
“Barriere in plexiglass, igienizzanti, ingressi contingentati, misure di sicurezza – continua Intermite – i gestori di bar e ristoranti non si sono tirati indietro né di fronte alla necessità di sostenere costi non indifferenti, peraltro in un periodo di mancati incassi, né di fronte all’esigenza di abituarsi ad un nuovo modo di lavorare imposto dalle misure previste per evitare il contagio. Di contro però non accennano ad arrivare risposte che possano in qualche modo rappresentare una boccata d’ossigeno e consentire agli operatori della ristorazione di tornare a ritmi più o meno normali di lavoro”.
“La permanenza in zona arancione pregiudica fortemente il settore, consentendo unicamente l’asporto e ridimensionando di conseguenza la portata delle attività. Auspichiamo – conclude la Presidente di Casa Impresa – che lo spiraglio rappresentato dalla possibilità che il Comitato Tecnico Scientifico dia il via libera all’apertura dei ristoranti a pranzo, anche in zona arancione, diventi realtà. Il mondo dei Pubblici Esercizi, soprattutto in un contesto come quello jonico, va in qualche modo sostenuto con interventi mirati ed efficaci, tenendo ovviamente sempre ben presenti le disposizioni necessarie a contenere il diffondersi del Covid-19”.
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