Fu rimandato a casa con un analgesico per curare il mal di testa e la febbre senza accorgersi che si trattava di un aneurisma celebrale trasformata nei giorni successivi in una emorragia che ha portato un 37enne in coma.
È quanto sarebbe accaduto a Taranto, nell’ospedale Santissima Annunziata alla fine dell’estate, ma la storia è venuta a galla solo ora che i familiari, rivolgendosi all’avvocato Fabrizio Del Vecchio, hanno deciso di presentare una denuncia per chiedere alla Procura ionica di valutare eventualità responsabilità penali dei medici che hanno avuto in cura l’uomo.
Tutto è cominciato il 19 agosto quando febbricitante e con forte mal di testa e capogiri, il 37enne si è presentato al Pronto Soccorso dove secondo la denuncia dei parenti, sarebbe stato visitato in maniera sommaria e congedato con la prescrizione di somministrazione di un semplice analgesico ed un “holter” per misurare la pressione.
Nei giorni successivi però la situazione non è affatto migliorata al punto che il 2 settembre, quando i dolori alla testa continua a essere insopportabili, i familiari hanno chiamato il 118 che ha riportato l’uomo al nosocomio: in questa occasione è stato refertato un aneurisma celebrale che, probabilmente per la diagnosi tardiva, si aggravava in emorragia celebrale che determinava il coma e il suo ricovero nel reparto Rianimazione.
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