“Inserimento di Taranto nel Recovery Plan con la concreta possibilità di avviare un processo di decarbonizzazione della grande industria, approvazione del documento stilato dal Pd: “Taranto Capitale del Green New Deal”, introduzione del Bus Rapid Transit elettrico per avviare il processo di trasformazione della città verso un modello smart in tutti i settori”. Gianni Azzaro, coordinatore cittadino del Pd di Taranto, elenca una serie di interventi realizzati o messi in cantiere sul territorio jonico. “Poi ancora il rifinanziamento dell’Agenzia Portuale di Taranto con nuove prospettive per i lavoratori ex Tct – prosegue Azzaro – l’assegnazione delle risorse per l’ampliamento della stazione navale in Mar Grande e il piano straordinario di 315 assunzioni per l’Arsenale di Taranto. Si tratta di risultati tangibili resi possibile grazie al forte impulso dato proprio dal Segretario nazionale Nicola Zingaretti, con la determinante collaborazione dei due commissari provinciali Nicola Oddati (anche coordinatore dell’iniziativa politica nella segreteria nazionale) e Giovanni Chianese, dei Ministri Roberto Gualtieri, Giuseppe Provenzano e Francesco Boccia, ma anche di Chiara Braga, responsabile Ambiente del Pd e del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci”.
“Obiettivi perseguiti grazie alla sinergica attività svolta all’interno del partito e grazie alla sensibilità nei confronti del nostro territorio mostrata da Zingaretti. Il 20 novembre 2019, è venuto a Taranto e non ha esitato a incontrare, oltre alle istituzioni, anche la parte della comunità che vive costantemente sulla pelle gli effetti delle scelte politico-economiche del passato, quindi cittadini del quartiere più martoriato, i Tamburi, gli operai e le associazioni che interpretano il bisogno di rispetto per l’ambiente e per la salute”.
Azzaro esprime dunque preoccupazione per la decisione del Segretario ufficializzata giovedì e auspica che le dimissioni vengano rigettate.
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