Nuove proposte meriteranno una discussione approfondita, non offuscata dall’ideologia, con l’obiettivo di servire al meglio gli interessi dell’Ue nel suo insieme. La prossima presidenza francese del Consiglio Ue avrà l’obiettivo di sviluppare una strategia globale condivisa per il futuro dell’Unione. L’Ue deve riaccendere lo spirito che ha guidato l’azione intrapresa all’inizio della pandemia”. Lo scrivono Draghi e Macron sul Ft.
Un articolo a doppia firma Draghi-Macron è appena stato pubblicato sul sito del Financial Times titolato ‘Le regole di bilancio dell’Ue devono essere riformate se vogliamo garantire la ripresa’. “Dobbiamo abbassare i livelli del debito, ma non attraverso tagli alla spesa insostenibili o tasse più alte”, si legge tra l’altro nel testo.
Serve “più spazio di manovra” per fare gli investimenti necessari a sostenere la crescita e garantire il welfare delle nuove generazioni e le regole del Patto di stabilità “non devono impedirci di farlo”. Questa, in sintesi, la posizione espressa nell’editoriale firmato da Draghi e Macron sul Financial Times online.
“Il programma Next Generation EU è stato un successo, nella sua valutazione della qualità della spesa pubblica e nella sua modalità di finanziamento. In quanto tale, offre un utile modello per il futuro. Nuove proposte meriteranno una discussione approfondita, non offuscata dall’ideologia, con l’obiettivo di servire al meglio gli interessi dell’Ue nel suo insieme. La prossima presidenza francese del Consiglio Ue avrà l’obiettivo di sviluppare una strategia globale condivisa per il futuro dell’Unione. L’Ue deve riaccendere lo spirito che ha guidato l’azione intrapresa all’inizio della pandemia”. Lo scrivono Draghi e Macron sul Ft.
Già prima della pandemia le regole fiscali europee “avevano bisogno di essere riformate. Sono oscure e troppo complesse. Abbiamo bisogno” di un quadro normativo “credibile, trasparente e capace di contribuire all’ambizione di costruire un’Europa più forte, sostenibile ed giusta”. E’ quanto osservano Draghi e Macron nell’articolo a doppia firma sul Financial Times. “Non c’è dubbio sulla necessità di ridurre il livello del nostro indebitamento – scrivono Draghi e Macron – ma non possiamo pensare farlo attraverso maggiori tasse o tagli insostenibili alla spesa sociale”.
“Lo spirito della ‘tribuna’ sul Financial Times è mostrare che ci sono diverse proposte a livello innovatore che meritano la discussione, ci sono diversi contributi, come aveva auspicato la Commissione Ue ad ottobre”: è quanto affermano fonti dell’Eliseo commentando l’iniziativa di Mario Draghi ed Emmanuel Macron di un testo comune sulle nuove strategie economiche europee. “Oggi le regole del bilancio pubblico sono difficili e confuse” fa sapere l’Eliseo, sottolineando che invece di “limiti” si auspica di varare il concetto di “traiettorie di debito” che devono tener conto del “volume della spesa pubblica” e interagire con “maggiore intellegibilità”. “La missione della ‘tribuna’ – precisano le fonti della presidenza francese – è quella di mostrare che ci sono tante idee sul tavolo, non ci sono blocchi tecnici sulle regole e arriveranno anche idee e proposte di ricercatori e universitari”. L’idea di Roma e Parigi è di “invertire la rotta” sulle regole del debito, bisogna “dare obiettivi e poi fornire gli strumenti, la politica economica per raggiungerli”. “Le riforme – ha detto la presidenza francese – non devono essere colpi di mannaia ma percorsi intelligenti”. “Ci sarà bisogno di nuovi investimenti ecologici, di inclusione, di progetti per l’informatizzazione ma la volontà di riforme è largamente condivisa – ha detto l’Eliseo – non ci sono opposizioni nord-sud. La tribuna di oggi si indirizza non a questo o quello stato in particolare, emergono sempre maggiori punti di convergenza. Si cominciano a scorgere le strade per arrivare a posizioni comuni sul livello di investimenti necessari per sostenere l’informatizzazione, la connessione verde, una crescita più inclusiva, superando le opposizioni classiche che pensiamo sempre che esistano su questi temi. Draghi e Macron hanno preso l’iniziativa di presentare il tema nel senso giusto così da non avere opposizioni, un progetto che parta dai bisogni e non dalle modalità di riforma”.
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