Non cadono le foglie dalle piante che, per il caldo, non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione, e le mosche e le zanzare sono ancora particolarmente aggressive, a testimoniare un autunno bollente che ha fatto scattare di nuovo l’allarme siccità.
È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia diffusa in occasione del gran caldo anomalo registrato n un 2022 che si classifica, fino ad ora, come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica.
«Oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, l’allungamento della fase vegetativa delle piante rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature. Gli agricoltori sono stati costretti negli ultimi giorni a irrigare in modo aggiuntivo i campi nei quali continuano a fiorire cespugli ed erbe spontanee. Fatto ancora più grave è che le gemme che fioriranno anticipatamente, destinate a gelare, verranno a mancare in primavera, diminuendo il potenziale produttivo delle coltivazioni e quindi il raccolto. Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo.
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