Il prossimo giugno avrebbe 100 anni, Filippo Mountbatten, Duca di Edimburgo, aveva tutto del principe scozzese, pur se nelle sue vene scorreva poco sangue Normanno e Sassone. I Mountbatten, ramo cadetto della Corona Britannica, erano anche più Nobili dei Windsor, discendenti dal sangue tedesco dei Tudor, che nel secondo conflitto mondiale furono costretti a cambiare il loro nome, perché come arguì giustamente, Giorgio VI, padre balbuziente di Elisabetta e grande re della riscossa, richiamava troppo le origini teutoniche.
Filippo sposò Elisabetta nel 1947. Lei lo amava da quando era adolescente. Lui era bello, aitante e invidiato da tutte le case reali.
In 73 anni di matrimonio, il principe consorte, è diventato la vera e propria roccia del menage familiare.
Non sono mancate le tempeste, le scappatelle extraconiugali, le gaffe pubbliche e private, i lutti, ma il principe e la regina si sono sempre ritrovati, insieme. Elisabetta lo ha sempre perdonato, per amor suo e della Corona.
Ora se ne è andato. Col fair play e lo stile tutto British, col quale ha sempre vissuto. Delicatamente, ironicamente, dolcemente, sopra le righe. Chapeau!
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