La Magna Grecia si risveglia al nuovo anno con gravi problemi irrisolti e spiragli di speranza all’orizzonte. Mentre si profila un possibile accordo tra Arcelor Mittal e il socio pubblico Invitalia per il salvataggio delle Acciaierie, nel capoluogo ionico si aprono altri fronti di scontro di polemica. Il carcere di Taranto è al collasso per sovraffollamento e condizioni di vita. Le associazioni a tutela della popolazione carceraria chiedono che il sindaco Melucci nomi di al più presto il garante dei detenuti, mentre i sindacati di categoria degli agenti penitenziari, lamentano una cronica carenza di organico e sovraccarichi di lavoro al limite del sopportabile. La quotidianità si fa sempre più insostenibile.
Sul fronte amministrativo, la crisi al Comune di Taranto appare avviata ad una fase di stallo. Gli esponenti di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale chiedono la rimozione del direttore generale del Comune, mentre altri problemi sembrano arrivare dai trasporti e da tutto l’indotto del siderurgico.
Una schiarita potrebbe aversi negli incontri programmati nei prossimi giorni.
Michele Pacciano
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