“Quello che abbiamo messo in moto è un processo strategico partito come una pianta dal seme di un’idea, ‘bagnato’ con tenacia e costanza, conoscendoci l’un l’altro e confrontando i rispettivi problemi per scoprire che molti di questi accomunano le varie località – ha aggiunto -. È l’opposto di un’iniziativa localistica volta ad ottenere privilegi: siamo in linea con il Next generation plan europeo e con il Piano nazionale Draghi. Dovendo operare su tanti piani tra cui quello giuridico ci siamo chiesti cosa potevamo inventarci, e abbiamo deciso di rivolgerci al legislatore nazionale. “Non abbiamo proposto un testo di legge, sarebbe stato supponente verso il Parlamento, ma una indicazione di problemi e possibili soluzioni per poi aprire un dialogo con lo Stato e contribuire al processo legislativo”, ha concluso Barel.
(ANSA).
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