“Ecologistic S.p.A continua a parlare di ‘progetto per Ginosa’ senza però spiegare ai cittadini le reali ripercussioni che inevitabilmente avrà su ambiente e agricoltura e usando giri di parole pur di non pronunciare la parola termovalorizzatore. Dopo il no di Invitalia all’istanza presentata dall’azienda per l’attivazione dell’accordo di programma vogliamo capire chiaramente quale sia la posizione dell’assessorato allo Sviluppo Economico, a cui è stato presentato il progetto, e quella dell’assessorato all’Ambiente a cui inevitabilmente arriverà la richiesta, dal momento che il piano rifiuti non prevede nessun nuovo termovalorizzatore”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
“Torno a sollecitare – continua Galante – la calendarizzazione della richiesta di audizione dell’assessore allo Sviluppo economico Delli Noci, della direttrice del Dipartimento Gianna Elisa Berlingerio, del dirigente della Sezione Competitività, del direttore generale di Puglia Sviluppo e del management di Ecologistic che ho depositato in IV Commissione. L’audizione servirà a conoscere le valutazioni della Regione sulla compatibilità della proposta con i programmi di sviluppo del territorio, tenendo anche conto del necessario bilanciamento con gli impatti ambientali e sanitari di tale iniziativa. Va fatta una scelta sul tipo di sviluppo che vogliamo per la regione e la provincia di Taranto ed è necessariamente una scelta politica. Lo ripetiamo ancora una volta: la società vuole realizzare un coinceneritore in contrada Girifalco, alimentato con il CSS prodotto dal trattamento dei rifiuti plastici. Per essere chiari e non usare acronimi difficilmente comprensibili ai più, il CSS (end of waste) altro non è che un combustibile solido derivato dalla lavorazione dei rifiuti non pericolosi. La normativa prevede che le centrali termoelettriche che utilizzano il CSS Combustibile siano sottoposte alla medesima disciplina, con riferimento alle norme tecniche e ai valori limite di emissione in atmosfera, prevista per gli impianti di coincenerimento a conferma del fatto che anche l’utilizzo del CSS end of waste, pur avendo perso la qualifica di rifiuto, debba essere sottoposto alla più stringente disciplina prevista per gli impianti che trattano rifiuti. Sappiamo che dopo il parere negativo di Invitalia alla richiesta di Accordo di Sviluppo, il progetto sta seguendo la procedura ordinaria di valutazione, per questo assieme al sindaco Parisi continueremo a dire No all’impianto e ad opporci in tutte le sedi preposte. Una contrarietà espressa anche dalla gran parte dei cittadini ginosini e marinesi che, nonostante i tentativi di sviare l’attenzione da parte dell’azienda, hanno capito benissimo quello di cui si sta parlando e gli impatti negativi di un progetto simile per tutto il territorio. Dispiace che la stessa contrarietà non sia stata espressa dalle altre forze politiche presenti in Consiglio sia comunale che regionale. La tutela della salute e la salvaguardia del territorio sono per noi una priorità”.
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