Di fronte all’insorgere di nuovi casi di covid a Ginosa, occorre fare chiarezza sui vaccini e non cadere nelle trappole dell’ignoranza e della confusione. La quarta ondata per quanto contenuta, sta interessante soprattutto i bambini delle scuole elementari, molti dei quali, si presume non vaccinati.
Secondo le analisi mediche, peraltro costantemente palesate anche dall’Istituto superiore di sanità, nessun tipo di vaccino, immunizza attualmente in maniera completa dal contrarre il virus. Ogni tipo di vaccino, peraltro, contribuisce a che il covid si manifesti in forma leggera e molte volte anche asintomatica, abbassando di molto la letalità dell’attacco e non intasando le terapie Intensive negli ospedali.
Alla luce di queste semplici considerazioni, appare chiaro, come sia assolutamente inutile e pretestuoso, porsi la domanda, come anche a Ginosa, di cosa ci sia nei vaccini. Che competenze mediche abbiamo noi per giudicare l’operato della classe medica, ventilando pretestuosi e apocalittici conflitti mondiali ai nostri danni, senza invece affidarci all’unica fonte sperimentale e sperimentata che è la conoscenza e la scienza?
Scientificamente non esiste e non è mai esistito il “Secondo me” . Se un processo non è ampiamente testato e verificato, un qualsiasi farmaco non viene immesso sul mercato.
Anche quando Alexander Fleming inventò la penicillina e Albert Bruce Sabin regalò al mondo il vaccino antipolio, senza ricavarne una lira, si disse che fossero mostri e che ammazzavano i bambini.
Senza la penicillina, molti di noi non sarebbero sopravvissuti. Senza il vaccino antipolio, una delle malattie più devastanti non sarebbe stata quasi interamente debellata dal pianeta.
Apriamo gli occhi. Non facciamo gli stessi errori da trogloditi fobici, non cadiamo in un folle rigore antiscentifico, in nome di una pretesa libertà, come pure sta avvenendo, anche a Ginosa. Dove circolano notizie infondate e prive di ogni riscontro, soprattutto sui social, nelle chat e nei gruppi WhatsApp.
Perché un fatto diventi notizia, ci vogliono le prove, le verifiche e le contro verifiche. Questo vale anche e soprattutto quando si parla della salute dei cittadini e di una comunità.
Michele Pacciana
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