Il settore eventi è forse quello più penalizzato dall’ emergenza sanitaria e secondo i fotografi e gli organizzatori di manifestazioni, sicuramente il meno considerato dalla politica locale e nazionale. La situazione si fa sempre più drammatica in Puglia, dove secondo le ultime stime, il settore rappresenta e copre con l’indotto, il 10% del PIL, in linea con il dato nazionale.
Le ricadute negative si fanno sentire soprattutto nella zona occidentale del Tarantino e a Ginosa dove e come nel resto della Regione, sono saltati molti appuntamenti culturali ed eventi di rilievo. Gli operatori della fotografia si sentono abbandonati e non ricevono Ristori da novembre 2020.
Lamentano di aver dato fondo a tutti i loro risparmi e di non riuscire a pagare più neanche il fitto dei locali che li ospitano con le attrezzature che si usurano per il non uso.
Che fare? Anche a Ginosa i fotografi lanciano l’ennesimo grido d’allarme, sperando di essere ascoltati sui tavoli che contano.
Ce la faranno? Lo scoramento alimenta la sfiducia.
«Si parla sempre di ristoranti, palestre e piscine – sbotta Tonino Di Dio, il gigante buono della fotografia di Ginosa – giustissimo. Ma noi dove siamo, noi che fine faremo?»
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