Diversi strati ipogei, un pregevole affresco di San Nicola, due altari. Oggi, domenica di Pentecoste, è stata inaugurata la prima chiesa rupestre interamente restaurata a Ginosa, con un progetto dell’associazione bookingGinosa aps, finanziato con fondi del Gal Luoghi del mito, per più di 90 mila euro, oltre a diversi sponsor privati, ed affidato ad un team multidisciplinare con la dottoressa Lucrezia Piccolo e l’architetto Tiziana Latorre .
La chiesa rupestre Mater Domini, nei pressi del ponte di San Leonardo, presto sarà accessibile anche alle persone con disabilità che potranno ammirarne tutte le diverse implicazioni di arte e spiritualità di scuola bizantina, come ha sottolineato il presidente di Booking Ginosa Giovanni Zappalà.
Il sindaco di Ginosa Vito Parisi, ha puntualizzato come questo diventi un progetto pilota per un impegno più ampio dell’Amministrazione che guardi al potenziamento dei beni artistici del Territorio. Un primo passo concreto per la riscoperta nel nostro patrimonio di Storia e identità.
L’onorevole Vito De Palma, Dal canto suo, ha assicurato un impegno continuativo a livello istituzionale nelle sedi opportune. La spiritualità di un passato remoto, iscritto nella pietra, diventa risorsa per un futuro prossimo.
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