Ho una tetraparesi neonatale, da anni guardo il mondo dall’alto di una carrozzina. A volte può anche essere una prospettiva stimolante, D’altronde dipende sempre dallo spirito col quale affronti le cose e la direzione verso cui poni lo sguardo.
Ma per rilassare i muscoli ed avere una vita fisicamente tranquilla, devo sottopormi a continui i cicli di terapia. Ho sospeso l’ultima sessione prima dell’estate. D’altronde, come mi hanno anche detto i terapisti del centro di riabilitazione che frequento da quando ero bambino, si devono snellire le liste d’attesa e si deve dare a tutti la possibilità di usufruire dei trattamenti. Cosa sacrosanta. Sulla carta e in linea di principio.
A settembre, come da prassi mi sono fatto prescrivere una visita fisiatrica per cambiare gli ausili ormai obsoleti e per poter accedere ad un nuovo ciclo di terapia.
Al CUP di Ginosa, mi sono sentito rispondere che c’era un posto solo a novembre, a Sava, o a dicembre a Marina di Ginosa, perché il fisiatra dottor Noia, che mi segue con competenza da anni, non faceva più servizio a Ginosa, dove non erano più previste visite fisiatriche.
Chiaramente, per ovvie difficoltà di ordine logistico, visto che non dispongo di un mezzo mio proprio, né di un accompagnatore disponibile 24 ore su 24, ho optato per la visita fisiatrica a Ginosa Marina.
Spero di non dover cominciare il nuovo ciclo di terapia nel 2024.
Adesso per rilassarmi non mi rimane che il lavoro e gli esercizi di scrittura. Salvo assumere un terapista a pagamento.
Il mio è un caso singolo ma non isolato, tutto sommato non è poi così grave. Forse rappresenta la solita punta di un iceberg sul pianeta sanità. Aspettando il Titanic.
Nel frattempo, ciliegina sulla torta, le mie scarpe ortopediche, con presa di gamba in ferro, delle quali non posso fare a meno, si sono rotte.
Se non avessi avuto un paio di ricambio per le emergenze, mi sarebbe toccato andare in giro scalzo.
Ma queste sono inezie.
La croce non va gettata addosso a nessuno, Ma la rabbia di qualcuno, non la mia, va perlomeno compresa. Possiamo almeno chiederci, da utenti informati, e per nulla rancorosi, il perché di questa situazione?
Michele Pacciano
PIÙ COMMENTATI