La tradizione delle focaccine fritte, con una punta di semi di finocchio è una fragranza tutta particolare, non è propriamente ginosina, viene da un’influenza tarantina, che insieme a quella lucana, ha sempre arricchito il nostro patrimonio culinario. Nella serata fredda, dei principali forni di Ginosa si espande il fumo caldo della fritture. Le pettole vengono preparate o comprate in ogni casa. Un punto nevralgico per gustarle, in una vera e propria festa della fragranza si trova nelle vicinanze del supermercato Alter, nell’ampio spiazzale, curata dalla pizzeria Feola, con canti e balli, cui ha partecipato anche lo staff dell’Utet di Ginosa; ma la tradizione si rinnova un po’ ovunque nel paese, primizia del prossimo periodo di Natale e omaggio alla santa protettrice dei musicisti, spesso ritratta accanto ad un pianoforte.
Il tempo inclemente ha sconsigliato l’abituale pettolata in piazza, organizzato dal gruppo del Masci. Ma c’è comunque da leccarsi i baffi.
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