Oggi ricorre la giornata Mondiale per la libertà di stampa. Il dato globale sul rapporto tra giornalismo e democrazia è sconcertante: non si parla soltanto di Russia e di Paesi arabi e del Golfo, le persecuzioni di giornalisti indipendenti interessano ogni Paese a diverse latitudini. Se si scende poi alla stampa locale, ci si imbatte in realtà virtuose di settimanali e periodici che da anni si battono contro le mafie grandi e piccole, non esiste solo Ostia con le famose inchieste di Federica Angeli e Daniele Piervincenzi, quello che ha subito la famosa testata da parte di Roberto Spada del clan Casamonica. A Foggia e in Puglia ci sono piccole e coraggiose testate che contrastano la cruenta criminalità Garganica, la così detta “Società foggiana”. Spesso non si conoscono i nomi dei giornalisti impegnati in prima linea. Ma l’allerta rimane alta e gli inquirenti lo sanno. Un altro fronte caldo è quello relativo al riciclaggio illecito di rifiuti, che a più livelli rischia di penetrare l’economia legale. La criminalità è molto più vicina di quello che crediamo. Prove alla mano, anche la stampa è tenuta a fare la sua parte. Una battaglia di ogni giorno, oltre e al di là della “Giornata mondiale per libertà di stampa”.
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