Due ore e mezza di pura emozione, ieri sera, nella magica atmosfera del Bar Calipso, in Piazza Orologio a Ginosa, miscelata in salsa Fusion, dal gruppo romano del ” Sara Corbó, no Script Quartet” , che affidandosi alla voce dolce e pastosa della cantante leader, ha regalato al pubblico musica ad alto livello, dove brani, tratti dal repertorio Evergreen americano, venivano improvvisati e riarrangiati sul momento.
Chi vi ha assistito, afferma di aver respirato le note, come se il tempo si fosse fermato. Improvvisare non è da tutti, farlo senza che nessuno se ne accorga, richiede una grande intesa preparazione e fatica.
L’afflato che si percepiva in questo gruppo, formato da Gianluca Carpignano alla batteria, Cristian Mele al sax, Diego Calcagno al piano, con la voce di Sara Corbó, ti immergeva quasi in un flusso alchemico di sensazioni d’altri tempi.
Per chi voglia riascoltarli, Sara Corbó e la sua band si esibiranno questa sera alla casa Cava di Matera.
Una piccola nota a margine, il batterista Gianluca Carpignano è di origini ginosine. Abbiamo esportato molti talenti musicali al di là del fatidico ponte di San Leonardo.
Guest star della serata è stato anche suo padre, Michele Carpignano, virtuoso delle bacchette singola fin da quando aveva 4 anni e faceva tintinnare i coperchi da pentola in cucina. In un commovente passaggio del testimone, padre e figlio hanno suonato a turno lo strumento di una comune passione.
Non lo si direbbe, ma Ginosa e anche questo, in una calda serata di fine estate. (mip)
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