
È previsto per il tardo pomeriggio di oggi l’incontro Governo sindacati, che dovrebbe mettere un altro tassello nel puzzle per la difficile soluzione nel caso ex Ilva di Taranto. Le Parti sociali premono per una definitiva acquisizione degli impianti da parte dello Stato, attraverso la cessione del pacchetto di maggioranza da parte di Arcelor Mittal.
Il colosso anglo indiano detta le sue condizioni, ma la trattativa appare ancora in una fase di stallo.
Ginosa è uno specchio concavo in cui guardare la situazione più generale.
La classe operaia è molto cambiata. I pullman non partono più di notte verso il siderurgico, o meglio non li usa quasi più nessuno. È difficile, quantificare quanti siano gli operai di Ginosa che lavorano ancora negli stabilimenti, dice un esponente storico del sindacato di Ginosa. L’ex circolo italsider ha chiuso i battenti. I vecchi operai, ora frequentano quasi tutti il centro anziani. Qualcuno delle giovani leve, si iscrive ancora al sindacato, ma i rapporti appaiono sfilacciati, non esiste più un gruppo coeso di lotta. Si viaggia da soli o in piccoli gruppi. Le scelte sembrano passare sulle teste di tutti. È come se il mondo si dividesse in piccole tribù. Le
scelte sono per lo più dettate da visioni ideologiche contrapposte, che non trovano un punto d’incontro. C’è chi parla di chiusura totale dello stabilimento o di continuità a pezzi. Non c’è ancora una strategia chiara e condivisa. Le famiglie degli operai e degli operatori dell’indotto aspettano una svolta a cui non credono più. Con la speranza ridotta a un lumicino.
Michele Pacciano
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