Negli scorsi giorni abbiamo ripreso il percorso della vertenza Ecologistic assieme alle sigle sindacali di USB e CISL FEMCA e i lavoratori ex Miroglio non ancora ricollocati.
Insieme, abbiamo discusso dello stato di attuazione della vertenza e dei relativi accordi già intercorsi. Inoltre, abbiamo condiviso e ribadito le nostre posizioni rispetto all’impiantistica dei rifiuti esistente e futura.
In maniera congiunta, riteniamo necessaria la convocazione del Comitato SEPAC (organismo regionale che segue le crisi occupazionali) presso la Casa Comunale, al fine di facilitare le interlocuzioni e per comprendere il motivo per cui a un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto con un quantitativo massimo annuo pari a 280.000 tonnellate, non sarebbe corrisposta un’assunzione delle unità lavorative, da attingere in primis dal bacino ex Miroglio.
Non solo. Stando a quanto si apprende, per questo secondo progetto vi sarebbe un ritardo rispetto alle tempistiche stabilite nei precedenti accordi. Il tavolo dovrà accertare e prendere atto di ciò.
Verifica dello stato di avanzamento del piano industriale, verifica puntuale della disponibilità dei lavoratori (ex miroglini) e delle rinunce già fatte e quantificazione del ritardo nell’attuazione del piano industriale che porterà a procrastinare gli impegni assunti tra Comune e azienda: questo è ciò che chiediamo.
Inoltre, abbiamo già dato disponibilità a ospitare la seduta del Comitato SEPAC direttamente presso il Palazzo Comunale e a coinvolgere una rappresentanza dei lavoratori all’interno di un’apposita commissione consiliare comunale al fine di condividere le scelte programmatiche sulle politiche ambientali e occupazionali in essere.
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