Ormai è una guerra di nervi, nessuna tregua tra governo e istituzioni locali su Taranto. Non ci saranno proroghe per gli interventi di adeguamento alla batteria 12, la più grande del reparto Cokerie dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia di Taranto. Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani ha emesso un decreto che impone al gestore, che aveva chiesto di differire i tempi, di rispettare il termine del 30 giugno 2021 previsto dal Dpcm 29 settembre 2017 per l’attuazione degli interventi (Batteria n.12 e nuova doccia 6).
Si va dunque verso il fermo dell’impianto in quanto, decreta il provvedimento di Cingolani, “il Gestore, ove decorra inutilmente il termine riportato senza la completa attuazione degli interventi di cui alla prescrizione n. 16.o) -42 -49, deve immediatamente avviare dal 1° luglio 2021 la messa fuori produzione della batteria n. 12 e concludere tale processo entro e non oltre 10 giorni”.
L’impianto doveva essere messo a norma entro il 1° luglio 2014 secondo il cronoprogramma dell’Aia 2012. Poi i provvedimenti cosiddetti salva-Ilva hanno prorogato la scadenza.
L’entrata in esercizio della batteria n.12 “potrà avvenire – si legge nel decreto del Ministro per la Transizione ecologica – solo previa verifica da parte dell’Autorità di controllo del completamento degli interventi di adeguamento previsti dal DPCM del 29 settembre 2017”. Nello specifico: “costruzione nuova doccia 6 per garantire il rispetto del limite polveri di 25 g/t coke; rispetto del limite polveri di 8 mg/Nm3 al camino E428, anche attraverso l’installazione di filtro a maniche; installazione sistema di controllo della pressione dei singoli forni denominato Sopreco; miglioramento del sistema di aspirazione allo sfornamento lato macchina coke, come da progetto”. (ANSA).
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