Era il 1974 quando il filosofo Matthew Lipman e la sua collaboratrice Ann M. Sharp idearono la P4C, una “filosofia per bambini”, più correttamente un “filosofare con i bambini”. Sì, perché la Philosophy for Children non vuole insegnare la Storia della Filosofia ai piccoli, vuole invece far loro conoscere la pratica filosofica, vuole cioè “educare al pensare”, perché la promozione di un pensiero di alto livello è alla base della progettazione di una scuola che forma alunni competenti e pro-attivi, predisposti alle richieste conoscitive e di cittadinanza dei nostri tempi.Perseguendo tale ambizioso obiettivo, si è concluso il 6 dicembre, presso l’I.C. Calò di Ginosa, il corso di formazione sulla P4C, tenuto dai docenti del CRIF (Centro di Ricerca sull’Indagine Filosofica https://www.filosofare.org/crif-p4c/) ente accreditato dal MIUR per le certificazioni, Cosentino Antonio, Lupia Maria Rosaria e Volpone Alessandro.
Un corso impegnativo di 70 ore che, insieme ad altri momenti di aggiornamento organizzati negli scorsi anni scolastici dal prof Mancini Fabio e dalla docente dell’ Università Federico II di Napoli, Maura Striano , ha rappresentato la punta di diamante della sperimentazione curricolare, avviata dal 2021/22 presso tutte le classi del Comprensivo Calò. Cinquanta i docenti formati dei tre ordini di scuola, già impegnati con l’insegnamento della Philosophy, che hanno conseguito la certificazione di “Teacher P4C”.
Suddivisi in tre gruppi, Socrate, Platone e Aristotele, partendo da letture chiave , i corsisti hanno attivato quel dialogo socratico per cui ognuno ha il diritto di esprimere il proprio pensiero, a patto che sia sostenuto da ragioni, sensato e pertinente , mai polemico, ma posto al servizio della comunità di ricerca. Positivo il riscontro da parte dei docenti, grandi l’impegno e la capacità di mettersi in gioco, organizzando e sostenendo una sessione filosofica, oggetto della valutazione formativa da parte dei professori del CRIF. Nulla, dunque, di estemporaneo o di improvvisato!
Ogni alunno, nella scuola Calò, ha la possibilità di avere un docente appositamente formato e un’ora settimanale dedicata alla Philosophy. Ecco allora che le aule diventano setting con gli alunni disposti in cerchio e il docente assume il ruolo del facilitatore.
I testi narrativi utilizzati ”L’ospedale delle bambole”, “Elfie”, “Kio e Gus”, “Pixie”,” Il prisma dei perché” e “Lisa”, fanno da stimolo al dialogo, alla lettura condivisa, all’ascolto reciproco, al rispetto delle regole interne, alla valorizzazione dei differenti punti di vista e alla costruzione dell’”agenda”. Il tutto, in vista di un pensiero logicamente costruito che, naturalmente, è anche quello dell’affettività e delle emozioni.
Le sessioni di filosofia (34 ca. per anno scolastico) hanno ricadute cognitive importanti anche nelle discipline. In Italiano, Matematica, Scienze, Arte, Tecnologia, Ed Civica, i procedimenti del pensiero filosofico aiutano gli alunni a compiere collegamenti, a ricercare i concetti chiave e a capire e sostenere in autonomia le argomentazioni logiche presenti nei testi su cui studiano e si esercitano;
L’ora di Phylosophy, in aggiunta al curricolo tradizionale (n. 1 in più alla settimana), è un appuntamento settimanale attesissimo dagli alunni, guai a saltarne uno! Dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado, sembra fare centro nella motivazione, moltiplicando entusiasmi e energia positiva! Tutti amano confrontarsi , fare ipotesi, sostenere e confutare tesi. Nessuno rimane indifferente al dialogo strutturato che, di volta in volta, emerge durante le sessioni. Le acute osservazioni lasciano, non di rado, stupiti gli stessi docenti per la serietà e la capacità di approfondimento con cui i bambini riflettono, ponendosi domande e cercando risposte su vari e importanti temi.
Un iter complesso, insomma, di formazione e contestuale sperimentazione, di investimento economico in libri e risorse umane. Un percorso didattico ricco di soddisfazioni professionali che trovano riscontro oggettivo anche nelle valutazioni molto positive, espresse mediante questionario on line, dagli alunni e dai genitori.
A scuola si apprende, si impara il rispetto, si diventa grandi in ragione e sentimenti. E la Filosofia traccia la strada che porta a questa “meraviglia”, non avendo essa stessa che questa origine. Socrate docet!
La dirigente scolastica
Prof.ssa Marianna GALLI
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