“E’ complicato fare un ragionamento serio e vero in un contesto nel quale si cerca di dipingere un quadro della situazione che non esiste e senza avere documenti tra le mani”: così Franco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Unione Sindacale di Base di Taranto e Sasha Colautti, Usb nazionale, nel corso del tavolo presso il Mise, alla presenza dei ministri Giorgetti e Orlando, al quale hanno preso parte anche gli enti locali.
“Riconosciamo il valore dell’intervento di Franco Bernabè che ha chiarito che il progetto di cui si parla per portare lo stabilimento verso la transizione ecologica e quindi verso un futuro fatto di maggiore produzione ma con più rispetto per l’ambiente, in maggiore sicurezza e con maggiori garanzie per i lavoratori, è lungo e complesso. Una domanda: cosa pensa di fare il Governo nelle more che tutto accada?
Cosa facciamo in questi dieci anni, in attesa che si risolvano i problemi soprattutto di carattere finanziario di cui si sta parlando molto in questa sede?
E’ impensabile stare ad aspettare e tenere metà del personale in cassa integrazione con una retribuzione mensile di 900 euro; è necessario poi occuparsi dei 1.600 lavoratori ex Ilva in Amministrazione Straordinaria, di cui ci si occupa troppo poco.
Oggi la nostra organizzazione, di fronte ad una ricostruzione dei fatti totalmente slegata dalla realtà, non può che insistere col chiedere la verità sulle intenzioni. Non ha senso continuare a discutere senza mettere sul tavolo le questioni reali. Per l’Unione Sindacale di Base l’alternativa non può che essere la mobilitazione”.
Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, al termine dell’incontro, ha preannunciato la convocazione di un nuovo confronto nel mese di luglio, prima della pausa estiva.
La delegazione Usb presente al tavolo era composta da Franco Rizzo, Sasha Colautti, Fabio Ceraudo e Matteo Bellapianta.
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