Alessandro ha conseguito il diploma di maturità come perito in elettronica e telecomunicazioni all’istituto Amaldi di Statte con il massimo dei voti e l’applauso della commissione esaminatrice. Lui pluristrumentista, studia pianoforte, batteria e sax, ed ora potrà finalmente coronare il sogno di entrare al conservatorio Paisiello, preparandosi per il test d’ingresso».
La storia raccontata da Maria Spada, del figlio Alessandro Murciano, non è così ordinaria come appare soffermandosi sulla sua superficie. Immergendosi nel profondo, invece, come se seguissimo Alessandro in una delle sue immersioni in apnea nei mari di Taranto con l’istruttore Luca Pellicoro dell’Enyoj your Dive, scopriremmo un diciottenne affetto da disturbo dello spettro autistico, la cui disabilità, teoricamente, implica un lento sviluppo intellettuale con un funzionamento sotto la media, comportamento immaturo e limitate capacità di prendersi cura di se stessi. Eppure oggi, come spiega la mamma che è il suo sostegno e guida educativa, «Alessandro è stato anche questo, ed ancora oggi alcune volte ha bisogno di essere ciò che è. Ma oggi Ale è un ragazzo capace di coltivare tanti progetti con la determinazione. Eppure il suo percorso esistenziale è stato tutt’altro che facile. Sembra ieri, quella fatica nel metterlo in relazione con il mondo – ricorda sua madre -, quella grinta nel centrare gradualmente obiettivi come i mattoni di un palazzo, i pianti per risultati che non arrivavano, le paure di non farcela, sino ai tanti sorrisi e alle molte soddisfazioni».
Ora comprendiamo perché il «100» conquistato alla maturità da Alessandro non è un risultato «normale». Il percorso di vita «di mio figlio non è stato facile, con la difficoltà a stabilire relazioni» spiega ancora Maria Spada, il cui impegno quotidiano educativo è doppio, visto che anche il fratello minore di Alessandro, Lorenzo, presenta la patologia autistica, «ma anche in questo caso il disturbo lo stiamo affrontato con progresso, come documenta la media di 9.45 con cui ha chiuso la seconda media».
La famiglia si intreccia con la scuola e il connubio genera risultati. Murciano ne è un esempio con la sua virtù musicale. «Nell’ultimo anno all’Amaldi – evidenzia la mamma – mio figlio ha rafforzato le convinzioni sul percorso da perseguire al conservatorio, affrontando 60 ore di un Pon dedicato alla musica digitale. Il suo obiettivo è diventare un artista professionista e mettere su una cooperativa, chiamarla “Uno per tutti e tutti per uno” ed insegnare il mondo delle note ai bambini ed ai ragazzi affetti dalla sua stessa patologia».
Il tracciato relazionale intrapreso da Alessandro lo ha anche portato ad affacciarsi al mondo del lavoro, come dimostra l’esperienza «Camerieri per una sera», promossa dall’associazione Mister Sorriso, vissuta in un ristorante a servire ai tavoli. Con lo stesso sodalizio dei «Volontari della gioia», il ragazzo, insieme ad altri compagni dello spettro, sono appena partiti col progetto «Blue Social», in cui intervistano le realtà commerciali, imprenditoriali e culturali di Taranto.
Il risultato è un prodotto consultabile su Facebook, Instagram e Tik Tok, il cui marchio è del colore blu che rappresenta l’autismo, in quanto sfumatura portatrice di speranza, calma e razionalità.
Le tre caratteristiche racchiuse in Alessandro che dal sito internet personale si racconta così: «Ho sempre adorato la musica perché con essa mi sentivo libero, sereno e speciale. Mia madre, notando il mio potenziale, decise di farmi studiare pianoforte. In poco tempo, secondo la mia insegnante Vittoria Macheda, diventavo molto bravo, e si aggiunse così a questo lavoro, anche il canto. Con quest’ultimo il mio linguaggio è migliorato, più passava il tempo e meglio riuscivo ad esternare verbalmente ciò che avevo nel cuore».
Nella sua pagina campeggiano i brani Beauty and the Beast di Celin Dion e Nuvole Bianche di Einaudi. Tracce animiche di Alessandro, che col tempo ha imparato ad accettare le sue «differenze», con lo sguardo rivolto al cielo, capace di ispirare scenari sorprendenti.
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