Ginosa non è diversa da molti altri paesi di provincia, ma è un fatto che A fasi quasi cicliche si riproponga il drammatico problema della malattia mentale. Forse lo ignoriamo o fingiamo di non vedere il dramma che si consuma al chiuso delle case.
Nella tarda mattinata di ieri, quando ancora non sapevamo della tragica scomparsa di un imprenditore agricolo, che ha sconvolto l’intera comunità, una pattuglia della polizia locale è intervenuta in pieno centro, perché un giovane, andando in escandescenza, faceva lo slalom tra le macchine, blaterando frasi sconnesse e gettando la sua rabbia inconsulta contro il mondo e contro i passanti. Con calma, gli agenti della polizia locale lo hanno lentamente riportato in sé. Un episodio apparentemente banale che è però la spia un disagio più generalizzato. Secondo gli ultimi studi di settore, Ginosa avrebbe il più alto tasso di patologie psichiche nel territorio tarantino. Al di là della facile sociologia, anche alla luce degli ultimi fatti, Credo che dovremmo fare una riflessione, individuale e collettiva su Dove stiamo andando. Le famiglie chiedono aiuto, sapendo che difficilmente verranno ascoltate. Forse basterebbe solo parlare di più tra di noi e guardarci negli occhi. Ieri una mia amica mi ha detto, che il sistema è marcio, ma io il sistema non lo conosco, Il sistema è un’entità astratta. Il sistema siamo anche noi. Non puoi cambiare il mondo, se non cambi te stesso. Magari ascoltando di più e parlando di meno.
Michele Pacciano
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