Cambiamenti climatici, aree protette e biodiversità. Presentati a Bari i risultati delle attività svolte con il progetto BEST del Programma di Cooperazione Interreg V-A Grecia-Italia 2014/2020 volto a definire una strategia di crescita comune tra Puglia e Grecia. Presenti, tra gli altri, docenti universitari, numerosi esperti, partner greci e l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio. «Doteremo i nostri parchi e le nostre riserve – dice- di strumenti e dispositivi per il monitoraggio della biodiversità e delle sue eventuali minacce. Gli ecosistemi della Puglia sono una risorsa fondamentale dal punto di vista ecologico, ambientale e turistico. Per questo diventa determinante la conservazione della biodiversità. In Puglia abbiamo 250mila ettari di territorio sotto tutela, tra parchi e riserve, e che fanno della Puglia un territorio con una biodiversità importante. Tale patrimonio non può essere più considerato il feticcio dell’ambientalismo di maniera ma è la chiave di volta per la pianificazione delle politiche di sviluppo in ogni campo: l’agricoltura, la pesca, la silvicoltura e il turismo».
L’incontro è stato anche l’occasione per la consegna, da parte dell’assessora, della strumentazione acquistata tramite il progetto al Parco naturale regionale Bosco e Paludi di Rauccio, uno dei 14 parchi e aree protette interessati, al fine di potenziare il monitoraggio della biodiversità negli stessi. Complessivamente, sono stati consegnati 14 droni, 33 fototrappolee 6 telecamere per il monitoraggio nei parchi.
«Una grande opportunità di incrementare conoscenze, utilizzare tecnologie e mettere a punto modalità di intervento» ha spiegato Tina Ranieri, project officer Interreg Cooperation Programme Greece – Italy 2014-2020. «La cooperazione tra le 4 Regioni del programma – ha detto ancora- permette di condividere strumenti e accordi di cooperazione per il monitoraggio, controllo e protezione del territorio pugliese e delle altre aree coinvolte. I risultati vanno nella direzione giusta: migliorare la qualità dei beneficiari finali, quella dei cittadini, obiettivo che sarà perseguito anche nella programmazione Grecia-Italia 21-27».
Grazie alle attività condotte dal Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia, in particolare con le azioni pilota nelle due aree individuate sul territorio pugliese (sull’Adriatico: Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni; sul Mar Piccolo a Taranto il Parco Naturale Regionale e il Salento), è stato possibile monitorare costantemente importanti parametri ambientali e climatici, valutare l’andamento dell’evoluzione della biodiversità e intervenire tempestivamente sulle criticità e minacce.
Soddisfazione da Konstantinos Kapodistrias, Vice Governor Digital Governance and European Programmes of the Region of Ionian Islands arrivato in Puglia per l’occasione. «Felici di aver fatto parte di questo team lavorando con così tanti professionisti della scienza agricola e della biodiversità della regione dell’Epiro, della regione Grecia Occidentale e della Puglia. Confido che questo progetto darà risultati concreti e costanti, fornendo strumenti preziosi per la protezione e la gestione degli ecosistemi agricoli e acquatici nell’area transfrontaliera Grecia-Italia».
I principali risultati raggiunti ad oggi riguardano: le specie aliene con protocolli di monitoraggio e piani di azione per la gestione delle specie; analisi degli aspetti entomologici nelle aree del Salento e delle specie vegetali coltivate a rischio di estinzione;progettazione e implementazione del sistema di monitoraggio della biodiversità; acquisto di strumentazione (boa meteomarina, fotocamere, droni e fototrappole) per potenziare le attività di monitoraggio; analisi faunistica terrestre in 80 stazioni di monitoraggio; attività di rilevamento morfo-batimetrico e monitoraggio al fine di ampliare la raccolta dei dati sulla biodiversità degli ecosistemi marini.
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