A Brasilia, la borghesia condanna l’assalto al parlamento, ma appare preoccupata della possibile deriva venezuelana che il Paese potrebbe prendere con il governo del presidente Lula, nei confronti del quale non si spengono le accuse di corruzione e di brogli elettorali, che investono anche la Corte suprema, su cui pesa il sospetto, non si sa quanto fondato, di aver favorito Lula nelle elezioni. L’ex presidente Jair Bolsonaro è invece percepito, a torto o a ragione come un argine alla corruzione dilagante. La crisi economica incombe come uno spettro su tutta l’America Latina, dove sono tre Stati sono oggi retti da coalizioni di centrodestra. Ansia e tensione si percepiscono anche nella numerosa comunità di origine italiana residente All’ombra del Corcovado.
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