Sono trascorsi 4 giorni dalla scomparsa di Lillino Ferrante (Angelo), il 77enne di Bernalda di cui sono perse le tracce da mercoledì 6 gennaio. Da allora una macchina imponente di uomini e mezzi con cani, droni ed elicotteri, sta battendo la zona del metapontino ma senza alcun esito.
A complicare le ricerche anche la pioggia battente che da ore copiosa bagna i terreni, interferendo con il fiuto dei cani molecolari dei Vigili del Fuoco di Matera e della Endas di Taranto.
Le ricerche sono coordinate dai Vigili del Fuoco. Nel cuore della “Bufalara”, zona della scomparsa, è stata allestita la sede di coordinamento da cui vengono impartite le disposizioni che indicano i luoghi da battere ai volontari della Protezione Civile, tra i quali quelli di Nita Era Ambiente Taranto. Disperato l’appello della figlia Rocchina, giunta da Monza e presente sui luoghi delle ricerche.
“ Aiutateci a ritrovare mio padre”. Un grido di dolore che con il passare dei giorni e delle ore si fa sempre più lacerante, cercando di scacciare il presagio che tutti vorrebbero scongiurare e che nessuno si è azzarda a pronunciare. Dal fronte delle ricerche poche le novità giornaliere. Si continua a sperare in un miracolo, ma le speranze si affievoliscono sempre più. (m.doro)
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