Nella giornata di ieri l’ASL Taranto, in un incontro a cui hanno preso parte le Prefetture e le Questure di Taranto, Lecce e Brindisi, ha presentato l’app multilingue “FARI Sanità per Stranieri”, realizzate grazie al progetto “FARI – Formare Assistere Rispondere Includere”.
Il progetto, avviato nel 2018 anche per impulso della Regione Puglia, è finanziato dal PON “Legalità” 2014-2020 (Ministero dell’Interno) e ha coinvolto anche le ASL di Lecce e di Brindisi.
Il progetto è stato elaborato in considerazione delle criticità nell’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari da parte degli utenti stranieri, come indicate nell’analisi di contesto del Piano Triennale Immigrazione 2016-2020 della Regione Puglia: disinformazione diffusa, difficoltà di orientamento, scarsa conoscenza dei servizi, ostacoli di natura burocratico-amministrativa-normativa. A ciò si devono aggiungere problematiche frequenti nelle modalità di interazione tra gli operatori delle aziende sanitarie e gli utenti stranieri.
Il progetto FARI, pertanto, si è posto l’ambizioso obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari da parte dell’utenza straniera e, insieme, quello di migliorare l’interazione tra le strutture sanitarie e gli utenti. Sono state dunque individuate tre macroazioni mirate:
· attivazione del servizio di mediazione linguistica e interculturale: dal giugno 2019 al dicembre 2020 sono stati impiegati 15 mediatori linguistici e interculturali (5 per ciascuna delle tre Asl interessate) che hanno realizzato complessivamente circa 6 mila interventi di mediazione in favore di quasi 2 mila cittadini stranieri (che comprendono anche gli stranieri sbarcati a Taranto in diverse occasioni tra il 2019 e il 2020);
· formazione del personale sanitario e amministrativo delle Asl: tra il giugno 2019 e il dicembre 2020 sono state effettuate 5 giornate formative (ripetute presso ciascuna delle tre Asl) e due convegni (uno a Taranto e uno a Lecce) sui temi di antropologia medica, sociologia della salute, psicologia ad indirizzo etno-psichiatrico, mediazione trans-culturale ecc.;
· realizzazione dell’app informatica multilingue per dispositivi mobili “FARI Sanità per Stranieri”, volta a facilitare l’acquisizione delle informazioni circa l’assistenza sanitaria e i servizi sanitari e socio-sanitari offerti dalla ASL di riferimento.
Nella tarda giornata di ieri è stata presentata quest’ultima azione ai rappresentanti dei Prefetti e dei Questori delle tre province interessate. L’app realizzata, è stata sviluppata in collaborazione con altre professionalità, ed è già ricercabile e scaricabile su Google Play Store per i dispositivi Android (nei prossimi giorni lo sarà anche su App Store per dispositivi iOS).
L’app permette di accompagnare l’utente nei percorsi sanitari e sociosanitari (anche fisicamente, grazie alla geolocalizzazione), a partire dal momento dell’individuazione del bisogno fino all’ottenimento della risposta più adeguata, fornendo tutti i chiarimenti i contatti e le indicazioni che, passo dopo passo, dovessero rendersi necessari, anche in forma personalizzata (attraverso chat con esperti e gruppi di discussione).
I contenuti dell’App, infatti, sono inseriti in 10 lingue, tra le quali l’utente può scegliere: italiano, inglese, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo, bengali, pashtu, somalo. L’applicazione, inoltre, è integrata con i principali social network.
L’App può essere scaricata e fruita gratuitamente e liberamente: non è necessaria alcuna registrazione per le funzionalità di base. Tuttavia, per poter accedere ad alcuni servizi specifici (segnatamente la possibilità di fare segnalazioni e di utilizzare la chat integrata), è richiesta la registrazione gratuita.
Nel corso della presentazione sono intervenute, in videoconferenza, la dott.ssa Valentina D’Urso, responsabile dell’Ufficio di Gestione e Attuazione del PON Legalità, e la dott.ssa Ilaria Colombis, funzionario del PON Legalità referente del progetto FARI, tutte dirigenti del Ministero dell’Interno, che hanno sottolineato l’importanza dei risultati conseguiti grazie al progetto, evidenti anche dal numero di persone che hanno beneficiato del servizio di mediazione e della formazione, e la loro piena congruenza con gli obiettivi del programma PON Legalità.
Sono intervenuti, inoltre, il Direttore Generale dell’ASL Taranto, Avv. Stefano Rossi, e il responsabile del progetto FARI, Dott. Vito Giovannetti, che hanno ribadito la volontà, già espressa più volte dal presidente Emiliano, di proseguire le azioni avviate con il progetto, anche dopo il termine del finanziamento ministeriale, anche coinvolgendo le altre aziende sanitarie locale pugliesi, essendo chiara l’importanza che rivestono tali attività nell’ottica di offrire un servizio sanitario realmente universale, purché sia confermato l’interessamento da parte delle istituzioni europee, nazionali e regionali.
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