
LATERZA – Nella giornata di ieri, 15 gennaio si è tenuta una riunione della Consulta Comunale delle Associazioni di Laterza per discutere, congiuntamente all’amministrazione, della CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee) pubblicata il 5 gennaio 2021 della Sogin per l’allocamento di scorie nucleari .
La Carta, che individua circa 67 potenziali siti per la costruzione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa a e media attività. Tra i 67 siti figura anche l’area di Laterza.
Durante l’incontro, convocato dalla delegata alle Associazioni Cons. Alessia Tria, a cui hanno partecipato il sindaco di Laterza Francesco Frigiola e molte delle associazioni iscritte alla Consulta e operanti sul territorio laertino sotto il profilo culturale e della promozione del territorio (alla riunione hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle categorie commerciali, presente il Delegato al commercio Cons. Erasmo Tamborrino) sono state affrontate le problematiche relative all’opportunità, per il territorio, di “ospitare” depositi radioattivi che andranno, inevitabilmente, ad incidere sull’economia e sul futuro economico di Laterza e del territorio delle Gravine.
L’Amministrazione ha ritenuto di dover coinvolgere ed ascoltare il punto di vista e la posizione di tutti coloro che operano sul territorio laertino, invitando le stesse associazioni a presentare ufficialmente proprie osservazioni scritte, che verranno acquisite dal Sindaco e andranno, in modo congiunto, a sostenere la posizione di diniego dell’amministrazione nei confronti del deposito di scorie.
“E’ un momento cruciale per il territorio laertino e di tutta l’area limitrofa” ha sostenuto il sindaco Frigiola, “dobbiamo far sentire la nostra voce insieme a quella di tutti gli altri comuni del territorio che insieme a noi stanno conducendo questa battaglia”.
“E’ importante” aggiunge la consigliera Tria, dando voce alle associazioni del territorio presenti all’incontro “che il dibattito intorno a questa tematica non si spenga nei prossimi giorni, che tutti, dai privati cittadini alle associazioni culturali, di promozione del territorio, commerciali, di categoria possano esprimere il loro dissenso in merito ad una scelta che quasi sicuramente danneggerebbe le opportunità future di un territorio che vive di cultura, di promozione paesaggistica e di sviluppo turistico.
Non è possibile pensare al futuro del territorio sotto il profilo dello sviluppo culturale (e quindi anche economico) e prevedere allo stesso tempo l’ipotesi di “custodire” sul territorio del Parco dell’Alta Murgia e delle Gravine, scorie nucleari.
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