
Siamo al 20 maggio, come ogni anno a Laterza si rinnova la testimonianza di devozione e di Fede che vede coinvolta tutta la comunità nell’omaggio alla patrona Maria Mater Domini, una festa di popolo, che investe ogni individuo ogni famiglia, ogni cittadino che vive a Latetza o che è emigrato in qualsiasi altra parte del mondo dalla cittadina arroccata sulla Murgia. Pellegrini arrivano anche dai paesi vicini e da Ginosa.
Questa mattina il santuario si è animato, in una toccante cerimonia in cui il sindaco di Laterza, Franco Frigiola ha simbolicamente consegnato le chiavi della città alla Vergine.
Dopo la messa solenne celebrata da Monsignor Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta, la processione si è snodata per le vie principali del paese, a riprova di come la Madonna sia una presenza viva e operante nel cuore di tutti, a partire dalla presenza a Laterza dei monaci Basiliani, culminata nell’apparizione al pastore Paolo Tria, avvenuta il 23 maggio 1650, dopo una grave carestia.
La Vergine Maria entra nella storia e si fa prossima ad ognuno, come ha rilevato tra gli altri, a più riprese, il rettore del Santuario Mariano di Laterza, don Domenico Giacovelli.
A corollario della festa ci sono state iniziative e convegni, che hanno arricchito l’offerta di formazione e riflessione Mariana per Laterza e per tutto il territorio, come ha puntualizzato il presidente del comitato Mater Domini di Laterza, Francesco Gannico. Ogni laertino ha una storia personale ed intima, diretta e indiretta, legata all’intercessione della Vergine. Gli ex voto santuario Lo dimostrano. Sarebbe bello raccontarle un giorno.
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